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La Gioventù Comunista (GC) apprende con disappunto della pubblicazione, sulle pagine de laRegione del 6 ottobre, di un lungo articolo di intervista ai responsabili dei movimenti giovanili ticinesi sulla situazione politica cantonale e la disaffezione dei più giovani verso la politica. La GC non viene infatti menzionata.

Il mancato coinvolgimento della GC a nostro avviso non si lascia giustificare. La GC è un movimento giovanile storico che esiste dal 2003, anno in cui fra l’altro GISO e Giovani Verdi, entrambi intervistati, non esistevano ancora. Oltre a ciò, la GC è da sempre il movimento giovanile di sinistra più numeroso e dinamico ed è presente in diversi Consigli comunali del Cantone grazie ai propri membri eletti nelle liste del Partito Comunista. La GC è inoltre particolarmente attiva politicamente, come dimostrano le più di 1000 firme contro il precariato giovanile recentemente consegnate al Consiglio di Stato, la creazione nel 2020 del Comitato giovanile contro gli aerei da combattimento (coordinato dalla nostra organizzazione) e prima ancora del Comitato giovanile per la regolamentazione delle droghe in Ticino (diventato poi il CIRCA).

Se laRegione avesse avuto realmente interesse nell’indagare la disaffezione delle masse giovanili avrebbe avuto a disposizione un movimento giovanile riconosciuto e apprezzato che tra i giovani lavora e cresce. Invece ha preferito dare spazio ai racconti di escursioni, pranzi e tornei di beach volley. Questo atteggiamento fa emergere il sospetto che l’interesse de laRegione non sia quello della buona informazione e del pluralismo, quanto piuttosto l’esclusione delle voci d’opposizione al mainstream dal dibattito pubblico. Questa strategia d’esclusione non sta però funzionando, dato che la GC è in costante crescita di membri: invitiamo i giovani ticinesi ad aderire alla Gioventù Comunista (è possibile farlo contattandoci sui social media o sul sito www.partitocomunista.ch).

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