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Il Partito Comunista ribadisce la propria solidarietà alle maestranze delle FFS Cargo. Sentire invece legittimare i tagli dalla deputata dei Verdi Greta Gysin, che è pure presidente del sindacato cattolico Transfair, lascia amareggiati ma non stupiti. Le dichiarazioni di Greta Gysin secondo cui “questa riorganizzazione di Cargo è una necessità” denotano non solo lassismo sindacale ma anche un approccio che non difende gli interessi del Cantone!

Un sindacalista non deve accompagnare le decisioni dei manager accettandone i ricatti e l’incompetenza, ma avanzare proposte alternative per promuovere il servizio pubblico e la sua capillarità sul territorio, ricordando sempre bene a tutti che FFS non sono un’azienda privata che può fare quello che vuole contro gli interessi economici della collettività e persino della coesione nazionale!

Ci attenderemmo un netto NO agli accordi bilaterali III che liberalizzano il mercato ferroviario. Ci attenderemmo un netto NO al processo di privatizzazione a cui tendono i vertici di FFS Cargo. E invece abbiamo deputati ticinesi di “sinistra” e sindacalisti gialli che fanno accordi contro gli interessi dei lavoratori, del servizio pubblico e del Canton Ticino.

Solidarietà ai lavoratori FFS Cargo

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