Casse malati, stangata dei premi in Ticino: ora basta!

Appello del Partito Comunista, Partito Operaio e Popolare, Gioventù Comunista e Forum Alternativo

672
Share this page to Telegram

Siamo di fronte ad un aumento generalizzato del costo della vita, dopo i prezzi dell’elettricità, della benzina e dei beni primari, ora ci troviamo di fronte anche l’ennesimo aumento dei premi di cassa malati.

Il Ticino, oltre a essere il Cantone più povero della Svizzera e quello con l›età media più alta, è anche quello che deve subire uno degli aumenti maggiori, con un rincaro dei premi di addirittura il 9,2 %.

Intanto le case farmaceutiche, senza nessuna regolamentazione dello Stato, hanno avuto profitti record durante la pandemia e arricchito i già milionari azionisti e le casse malati, grazie alle loro potenti lobby in Parlamento, continuano ad accumulare riserve stratosferiche e pagare salari da capogiro ai loro manager.

Se i costi della salute sono in continuo aumento è anche perché non c’è un controllo sui prezzi della salute, oltre al fatto che sempre più persone si ammalano per cause direttamente o indirettamente legate alla precarietà del mondo lavorativo.

È ora di dire basta! Non possiamo tollerare l’ennesimo aumento dei premi, non basteranno mai dei sussidi che non risolvano alla radice il problema, né tanto meno delle esenzioni fiscali che favoriranno prevalentemente i più benestanti.

Manifestiamo per chiedere delle misure concrete e incisive per tutelare la nostra salute e tenere sotto controllo i prezzi delle cure sanitarie che dovrebbe essere gratuite e garantite.

Noi, organizzazioni politiche riunite in protesta, chiediamo :

  • Un tetto ai premi di assicurazione malattia con l’immediata riduzione delle riserve ;
  • Lo sviluppo di servizi e infrastrutture sanitarie pubbliche ;
  • Un controllo statale dei prezzi dei farmaci ;
  • Orientare la medicina sulla prevenzione e la vicinanza e non unicamente sulla cura dei sintomi ;
  • Una cassa malati unica e pubblica con dei premi basati sul reddito e alla sostanza.
CONDIVIDI