Sulla vertenza Divoora occorre sostenere i sindacati!

Firmiamo in massa la petizione promossa da UNIA!

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Il Partito Comunista ha già avuto modo di esprimere la propria solidarietà ai corrieri di Divoora, scendendo in piazza al loro fianco anche a Friborgo in dicembre e votando ancora prima una risoluzione durante il proprio Congresso a fine novembre. Il settore delle consegne a domicilio sta diventando certo non un’opportunità economica ma un disastro dal punto di vista delle condizioni di lavoro, una forma di moderna schiavitù con livelli di sfruttamento e di precariato inauditi con tanto di salari …al minuto (e già questo fatto è gravissimo!) di 35 centesimi che non tengono conto esclusivamente del tempo di consegna effettivo di una merce, senza riconoscere agli autisti il tempo che devono garantire nell’attesa di un’ordinazione.

Il Partito Comunista prende atto che l’azienda in questione non risponde nemmeno ai sindacati, dimostrandosi sorda anche a quel tanto decantato partenariato sociale che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del sistema svizzera di pace del lavoro. L’arroganza di questi manager sta raggiungendo livelli intollerabili. E’ importante quindi che i comunisti e tutti i partiti attenti ai diritti sociali dei cittadini si schierino in modo compatto dietro ai sindacati e alla loro strategia di lotta per frenare l’arroganza padronale dei vertici di Divoora e invita la popolazione a firmare in massa la petizione promossa da UNIA le cui rivendicazioni godono del pieno sostegno del Partito Comunista:
  • Il riconoscimento immediato di tutto il tempo di lavoro e il pagamento del salario per tutte le ore effettuate.
  • Una pianificazione dell’orario di lavoro equa e regolare con un minimo di ore garantite.
  • L’introduzione di un sistema corretto di rimborso spese per l’utilizzo di veicoli privati
  • Il riconoscimento del diritto all’indennità di malattia.
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