Bellinzona ora ha un regolamento sociale: vittoria del Partito Comunista!

Il Partito Comunista convince il Consiglio Comunale di Bellinzona a favore delle famiglie in difficoltà economica

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La sezione del Bellinzonese del Partito Comunista si felicita con il suo consigliere comunale Alessandro Lucchini per l’importante vittoria raggiunta ieri sera: il legislativo della Città di Bellinzona ha infatti approvato la mozione “Contro il precariato: la nuova Città si doti di un Regolamento sociale”. Una conquista per nulla scontata – visto che non godeva del sostegno né dell’esecutivo cittadino né di liberali e leghisti – che è passata con 31 sì, 19 no e 2 astenuti.

La mozione promossa da Lucchini partiva dalle crescenti difficoltà sociali di una parte della popolazione bellinzonese (e che la pandemia ha peraltro esacerbato) e chiedeva che il Municipio codficasse sussidi in ambito di diritto all’alloggio, spese odontoiatriche, aiuto diritto allo studio, ecc. per famiglie in difficoltà finanziarie. La mozione chiedeva poi l’introduzione di un Regolamento comunale dove si possano trovare in modo trasparente e immediato quali sono le prestazioni sociali erogate a livello comunale e chi ne ha diritto. Attualmente infatti Bellinzona si appoggia parzialmente su una fondazione esterna alla Città per l’erogazione di alcune prestazioni sociali.

Un regolamento sociale è già una realtà a Lugano, Locarno e Mendrisio e ora, grazie al lavoro propositivo del Partito Comunista nell’ambito dell’Unità di Sinistra, è una realtà anche nella Capitale.

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