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A fine maggio 2021 il Partito Comunista danese (KP) ha tenuto in formato ibrido in due sedi il suo 6° Congresso, dopo che lo stesso era stato rinviato a causa della pandemia. Numerosi sono stati i partiti esteri che, non potendo viaggiare in Danimarca per le condizioni sanitarie, hanno inviato video o scritti augurali. Dalla Svizzera è intervenuto in particolare il compagno Stefano Araujo, membro del nostro Comitato Centrale.

Se il KP è un piccolo partito dal punto di vista elettorale, esso tuttavia ha la capacità e la legittima ambizione di avere voce in capitolo in particolare nelle lotte operaie e su alcuni temi prioritari su il Congresso ha discusso. In particolare si è riconosciuto che il contesto sia nazionale quanto estero è molto mutevole e che le contraddizioni del capitalismo non fanno che acuirsi. Sul piano di massa emergono nuove sensibilità politiche e si riscontra una feroce lotta ideologica: il Partito deve saperle affrontare costruendo sempre nuove narrazioni a favore della prospettiva socialista e della necessità di organizzarsi per non cedere alle sirene individualistiche.

Oltre alle lotte sindacali della classe operaia, i compagni attivi in Danimarca hanno deciso di porre fra le loro priorità sul piano internazionale, fra le altre, anche il lavoro politico nel movimento anti-UE e nel movimento per la pace contro l’imperialismo. Sul piano sociale, invece, è stato riconosciuto come un’urgenza il problema dell’alloggio. Per quanto riguarda l’aspetto comunicativo è stato deciso di dare forza alla redazione del giornale Arbejderen.dk diretto dal compagno Anders Sørensen.

Il 6° Congresso ha infine profondamente rinnovato la Direzione del Partito per la metà dei suoi membri: l’età media dei vertici è così scesa da 53 anni a 48 anni ma – ammettono con rammarico i compagni danesi – si è ridotto anche il numero di donne ai posti di responsabilità, che ora si attesta al 38%. Alla presidenza del KP è stata eletta la compagna Lotte Rørtoft Madsen, a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro.

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