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Il segretario politico del nostro Partito, compagno Massimiliano Ay e il coordinatore della Gioventù Comunista, compagno Luca Frei hanno partecipato lo scorso 6 luglio in forma online al summit fra il Partito Comunista Cinese (PCC) e i partiti politici di tutto il mondo: l’evento, cui il nostro Partito è stato espressamente invitato da Pechino, era intitolato “For the people’s wellbeing: the responsibility of political parties” e si inseriva nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni della fondazione del PCC.

Non importa quanto grande sia il nostro Partito (l’unico che ci risulta essersi connesso dalla Svizzera): i comunisti cinesi hanno invitato partiti enormi e altri minoritari, partiti che sono al governo e altri che stanno all’opposizione, partiti comunisti di diverso orientamento e partiti che comunisti non lo sono mai stati. E’ la strategia unitaria, anti-imperialista, basata sul dialogo che i compagni cinesi chiamano “comunità umana dal destino condiviso” per costruire un futuro di pace che ieri è stato ribadito da un relatore d’eccezione: il compagno Xi Jinping, segretario generale del PCC che si è connesso con noi in videoconferenza.

Connessi via Zoom – fra gli altri – c’erano anche il presidente cubano Miguel Mario Diaz-Canel, primo segretario del Partito Comunista di Cuba e gli ex-presidenti vietnamita Nguyễn Phú Trọng, segretario generale del Partito Comunista del Vietnam e boliviano Evo Morales, fondatore del Movimento al Socialismo. Hanno preso la parola anche in rappresentanza dei rispettivi partiti: il primo ministro russo Dimitri Medvedev (Partito Russia Unita); il presidente argentino Alberto Fernandez (Partito Giustizialista), l’ex-presidente kazako Nursultan Nazarbaev (Partito Nur Otan); il premier serbo Aleksandar Vucic (Partito Progressista), il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa (African National Congress), il presidente del Congo Denis Sassou Nguesso (Partito Congolese del Lavoro), ecc.

Presenti anche i vertici del Partito Comunista Italiano, compagno Mauro Alboresi; del Partito Comunista di Spagna, compagno José-Luis Centella; del Partito Comunista Portoghese, compagno Jeronimo de Sousa; del Vatan Partisi di Turchia, compagno Dogu Perinçek; del Pokret Socijalista serbo, compagno Aleksandar Vulin; del Partito Comunista d’Australia, compagno Vinnie Molina; del Partito del Lavoro del Belgio, compagno Bert De Belder e i rappresentati di numerosi partiti da tutto il pianeta: il Partito dei Lavoratori, il Partito Comunista e il Partito Socialista brasiliani, il Partito Tagammu egiziano, il Partito Comunista del Canada, il Partito Socialista di Serbia, il Partito Istiqlal e il Partito del Progresso e del Socialismo del Marocco, il Partito della Liberazione e il Partito Comunista dell’Argentina, il Partito Operaio Ungherese, il Fronte Democratico di Liberazione della Palestina, il Partito del Lavoro e il Partito della Rivoluzione Istituzionale messicani, il Partito Socialista Rumeno, il Partito Nazionalista Peruviano e il Partito Comunista del Perù “Patria Roja”, e molti altri.

Nel suo intervento di apertura il presidente Xi ha evidenziato alcuni aspetti interessanti: egli ha sottolineato la necessità di recuperare un approccio scientifico nell’affrontare i problemi del momento e ha ribadito la necessità di sviluppare un mondo multipolare basato su relazioni multilaterali ed il rispetto reciproco dei rispettivi Paesi e partiti politici, che hanno tutti lo stesso diritto ad essere indipendenti e sovrani, ma anche di svilupparsi nel modo che preferiscono. Il segretario generale del PCC ha quindi chiarito che “la Cina non cercherà mai l’egemonia, l’espansione o la sfera d’influenza” e che esistono mille modi di realizzare la democrazia: il “giudizio sul fatto che uno Stato sia o meno democratico spetta al proprio popolo e non a una manciata di altri paesi” occidentali che si arrogano il diritto di giudicare il sistema politico degli altri popoli dall’alto della loro concezione esclusivamente liberale del mondo.

Il video-messaggio di saluto al summit inviato dal segretario politico del nostro Partito è stato nel frattempo reso pubblico anche su questo sito: vedi.

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