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Onorevole Signor Sindaco,
Onorevoli Signore e Signori Municipali,

Considerati gli avvenimenti accaduti nella notte tra il 29 e il 30 maggio è doveroso chiedere al Municipio delucidazioni in merito alle azioni di polizia avvenuto allo stabile Macello, nell’istituto Vanoni e dopo la parziale demolizione dello stabile ex Macello (in parte bene culturale protetto), avvenuta dopo lo sgombero dello stesso, alle 2 del mattino circa del 30 maggio, da parte della ditta Implenia.

Avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC dal Regolamento Comunale, come anche delle prerogative d’informazione sancite dall’art. 5 RALOC, cogliamo l’occasione per risollevare la questione e porre al Municipio le seguenti domande:

  1. Corrisponde al vero che il Municipio ha chiesto alla polizia cantonale d’intervenire per sostenere la polizia comunale nella gestione dello sgombero? Il Municipio intero ne era informato o solo certi municipali erano al corrente di quanto sarebbe successo? In che forma e quando il Municipio ha deciso di agire in tal senso e con quale esito interno? I servizi comunali erano stati informati di quanto sarebbe successo?
  2. Il Municipio ha considerato che con lo sgombero e la parziale demolizione dell’ex Macello potrebbe dare avvio a una serie di manifestazioni pubbliche per le vie cittadine? E se sì, come intende affrontarle qualora esse si concretizzassero? Perché durante la manifestazione NoVax al Tassino e l’occupazione con fumogeni a Loreto da parte dei tifosi dello Zurigo della strada cantonale le forze di polizia non sono intervenute per far rispettare la legge?
  3. Il Consiglio di Stato per intero è stato preventivamente informato di questa azione? Se sì, quando e sotto che forma? Il CdS in che forma e quando ha preso la decisione di assegnare alla polizia cantonale i compiti che sono stati svolti? Perché il Municipio non ha seguito i principi di gestione del tema volto a evitare controproduttive escalation come proposto dal CdS?
  4. Chi ha chiesto l’intervento delle forze di polizia da altri cantoni? Quanto costerà la presenza di poliziotti d’oltr’Alpe? Quando la polizia d’oltralpe è stata allertata? Quanti agenti extra cantone erano presenti a Lugano la notte di sabato 29 maggio?
  5. Quando è stato deciso di considerare la demolizione quale parte dello sgombero? Le forze di polizia hanno imposto il piano al Municipio o quest’ultimo ha dovuto prendere atto della decisione? Quando è stata avvertita la ditta in questione? A che ora i mezzi meccanici della ditta atti alla demolizione in questione sono giunti sul posto? Quanto costerà l’intervento di demolizione? Qual’era la posizione dei capidicasteri responsabili del dossier e dei servizi competenti in merito alla demolizione
  6. Qual è stato l’iter per la presa di decisione della demolizione d’urgenza? È stata una decisione della polizia o politica? Per la demolizione della parte in questione, è stata rilasciata una licenza edilizia regolarmente cresciuta in giudicato? Se no, perché? Con che legittimità e giustificazione il Municipio intende legittimare tramite sanatoria la demolizione d’urgenza?
  7. Per la demolizione della parte dell’ex Macello non considerata un bene culturale protetta è stata rilasciata una regolare licenza edilizia cresciuta in giudicato? Se no, perché? I confinanti sono stati avvertiti come da prassi?
  8. a) Prima della demolizione, è stata verificata la presenza di materiali pericolosi nella struttura (come amianto o altre sostanze)? C’era un piano di demolizione dei servizi comunali in tal senso? È stato rispettato?
    b) È stata presa in considerazione la presenza di una scuola (Lambertenghi) e delle possibili ripercussioni della demolizione su questa e sul quartiere?
  9. a) Quali parti dello stabile sono stati demoliti o hanno subito danneggiamenti durante l’intervento?
    b) La parte protetta quale bene culturale ha subito danni? Prima dell’avvio della demolizione è stata messa in sicurezza per garantirne la protezione? Il numero di personale e la procedura di demolizione erano adeguate come se si trattasse di una demolizione normale? In che modo le autorità volte a tutelare e informare su cosa stesse succedendo ha agito per orientare e rassicurare la popolazione locale comprensibilmente confusa dai fatti in che modo?
  10. Prima di procedere con la demolizione è stato permesso di raccogliere materiale presente nello stabile?
  11. Per la demolizione della parte in questione, è stata rilasciata una licenza edilizia regolarmente cresciuta in giudicato? Se no, perché? In che modo intende il Municipio apporre correttivi legali per giustificare il suo operato di demolizione d’urgenza a scopo di ordine di polizia?
  12. La manifestazione avvenuta durante il pomeriggio in maniera pacifica ha dimostrato il fatto che ci sia una domanda sociale da parte della popolazione di avere spazi liberi. Il Municipio come si posizione su questo tema? Vuole dare risposta in tempi brevi a questa richiesta mettendo a disposizione degli spazi? C’è una lista di potenziali luoghi da mettere a disposizione?
  13. Dopo gli incresciosi fatti di sabato notte e l’enorme violenza simbolica e culturale dovuta alla demolizione del Molino, che credibilità e legittimità crede di avere il Municipio nel portare avanti una “comunicazione costruttiva” con chi chiede di poter disporre di spazi culturali autonomi nel territorio comunale?

Con ogni ossequio restiamo in attesa di una cortese risposta

Gruppo Partito Socialista – Partito Comunista nel Consiglio Comunale di Lugano

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