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La Confederazione avrebbe potuto avviare una propria linea di produzione di vaccini nel Canton Vallese presso gli stabilimenti Lonza, dove viene prodotto il preparato della statunitense Moderna ma stando all’Ufficio federale della sanità pubblica ciò non sarebbe stato possibile poiché la produzione di “vaccini statali” richiederebbe …un adattamento della base giuridica. Questo significa mettere in pericolo deliberatamente la salute della collettività e piegare l’interesse nazionale ai diktat delle potenze atlantiche che ci vendono i vaccini! Se questa notizia trovasse conferma sarebbe uno scandalo politico: la richiesta di una Commissione parlamentare d’inchiesta per far luce su quanto accaduto è quindi giustificata!

Abbiamo delocalizzato la produzione di farmaci e vaccini creando una situazione di carenza che già abbiamo segnalato con atti parlamentari anche in Gran Consiglio. Ora sembra che con scuse pseudo-giuridiche (perché le basi legali vengono scritte dal legislativo – o in casi urgenti persino dall’esecutivo – basta volerlo!) il Consiglio federale abbia rinunciato a una produzione nazionale umiliando quindi la nostra sovranità e chinando il capo all’estero mettendo a repentaglio la salute del proprio stesso popolo.

Il Partito Comunista chiede che adesso:

1) si autorizzi subito – come chiesto con una nostra interrogazione al Consiglio di Stato ticinese – la diversificazione dei vaccini negoziando con le autorità russe, cinesi e cubane per avere a disposizione in tempi rapidi i preparati Soberana, Sputnik, ecc. (che Austria e Italia già stanno acquistando).

2) si faccia capo all’art. 32 della Legge sui brevetti che ne autorizza l’esproprio ai fini di una produzione e distribuzione dei vaccini da parte direttamente della Confederazione.

3) sul medio periodo va ricostituito, sotto controllo pubblico, l’istituto sieroterapico e vaccinogeno svizzero che sciaguratamente la politica borghese ha smantellato una ventina di anni fa!


E’ necessario diversificare i vaccini contro il COVID-19: Si a Sputnik!

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