In memoria del compagno Willi Gerns

Fu uno dei massimi esponenti del marxismo-leninismo tedesco

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Nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2021, il comunista di Brema Willi Gerns è morto all’età di 90 anni. Alle nostre latitudini egli non risulta forse molto conosciuto, ma la sua figura è stata molto importante nel movimento operaio tedesco, un vero e proprio ideologo.

Il segretario politico del nostro Partito, il compagno Massimiliano Ay, ha inviato una nota di cordoglio al Partito Comunista Tedesco (DKP) con queste parole: “Era un marxista coerente, un fine studioso della teoria anti-monopolista ed era un’ispirazione anche per noi. Particolarmente istruttivo rimane il libro “Strategia rivoluzionaria in tempi non rivoluzionari”, che raccoglie i suoi numerosi articoli e saggi brevi.

Willi Gerns aveva aderito al marxismo nel 1949: apparteneva a una generazione di comunisti che furono spiati, schedati e perseguitati politicamente per le loro attività nella Libera Gioventù Tedesca (FDJ) e nello storico Partito Comunista di Germania (KPD), vietati nella Germania capitalista negli anni ’50 e tuttora illegali. Willi e i suoi compagni resistettero alla corsa al riarmo e alla rinascita del militarismo tedesco e furono tra gli iniziatori della ricostituzione del partito comunista nella Repubblica Federale Tedesca dopo gli anni della clandestinità durati fino al 1968.

Per la sua attività politica, nonostante la pretesa democrazia liberale, fu condannato dagli stessi giudici che pochi anni prima operavano agli ordini di Hitler, a 29 mesi di carcere in quanto membro di un partito vietato dal governo, e in seguito fu nuovamente arrestato con l’accusa di “continuazione di attività comunista” quando come delegato sindacale nell’industria metallurgica promosso uno sciopero di avvertimento ad Hannover. In seguito, per due anni, fu studente a Mosca, nell’Unione Sovietica, e più tardi si trasferì a Brema dove iniziò a lavorare come “rivoluzionario di professione” nel neo-costituito DKP, di cui anni dopo divenne membro dell’ufficio presidenziale e responsabile della formazione politica. Per anni contribuì anche alla redazione della rivista teorica “Marxistische Blätter”.

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