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Si è tenuta sabato 31 ottobre presso la Filanda di Mendrisio, nel pieno rispetto di tutte le misure sanitarie vigenti, l’Assemblea della Gioventù Comunista (GC). Dopo diversi mesi di crisi sanitaria, e di fronte al difficile periodo che nuovamente ci attende, la GC si è riunita per discutere delle principali problematiche che toccano il nostro Paese ed il mondo intero. All’Assemblea, tenutasi sotto forma ibrida (dunque sia in presenza, sia online), hanno partecipato oltre 30 militanti.

L’Assemblea si è aperta con i tradizionali saluti della Direzione del Partito Comunista e del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti, con il quale la GC vuole proseguire la propria collaborazione. Non sono mancati neppure i numerosi saluti internazionali da parte di molte altre organizzazioni comuniste, socialiste ed anti-imperialiste di tutto il mondo. Di particolare rilievo sono stati i saluti della Gioventù Comunista Vietnamita, ovvero l’organizzazione giovanile del Partito Comunista Vietnamita, che attualmente governa il Paese.

In seguito ai saluti, l’Assemblea è entrata nel vivo dei suoi lavori. Il coordinatore Luca Frei ha ripercorso gli ultimi mesi, sottolineando che la crisi sanitaria dovuta al Coronavirus e la crisi economica ad essa legata hanno messo in luce i numerosi problemi strutturali del nostro sistema economico liberista, basato sull’egoismo e l’individualismo. Frei ha ribadito che la crisi ha dimostrato che un sistema alternativo, nel quale la salute della popolazione viene prima dei profitti di pochi, è possibile ed esiste: Paesi come Cuba, Vietnam o la Cina lo hanno ben dimostrato negli ultimi mesi.

L’Assemblea della Gioventù Comunista si è poi chinata su temi di carattere internazionale, approvando una risoluzione volta ad incrementare la formazione e l’informazione sulla Repubblica Popolare Cinese, sempre più al centro di attacchi mediatici ed economici da parte del campo atlantico. L’Assemblea ha dunque ribadito la necessità di promuovere, in quanto Svizzera neutrale e sovrana, delle relazioni economiche e culturali multilaterali, nel nome della costruzione di un mondo multipolare e di pace.

L’Assemblea si è infine concentrata sugli aspetti di politica interna. In modo particolare, la Gioventù Comunista ha sottolineato la necessità di lottare contro il precariato giovanile, che con la crisi economica legata a quella sanitaria aumenterà sempre di più, e ciò lo si è già visto in particolare per i giovani lavoratori della sanità. La GC ha anche ribadito il suo interesse ed il suo sostegno per le mobilitazioni del personale del settore pubblico nella Svizzera romanda e del personale sanitario in tutta la Svizzera, vittima di condizioni di lavoro e salariali pessime (nonostante qualche mese fa infermieri e medici venissero definiti “eroi” da tutti quanti). In tal senso, l’Assemblea ha deciso di proseguire ed intensificare i lavori del Gruppo di Lavoro sul precariato fondato nel 2019.

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