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Una delegazione del Partito Comunista ha partecipato oggi 29 ottobre a Ginevra alla manifestazione sindacale in sostegno al servizio pubblico, contestando le scelte del Consiglio di Stato ginevrino relative al congelamento a ai tagli lineari dei salari dei lavoratori della funzione pubblica.

Con il pretesto dell’applicazione della riforma fiscale RFFA che il nostro Partito aveva rifiutato, il governo cantonale, a seguito delle (prevedibili) minori entrate dovute agli sgravi fiscali, intende ora risparmiare sulle spalle dei lavoratori del settore pubblico: prima congelando le progressioni salariali, poi tagliando dell’1% gli stipendi e aumentando le contribuzioni al “secondo pilastro”. Secondo i calcoli dei sindacati, vi sono categorie di lavoratori che tra il 2021-2024 vedrebbero una decurtizione del reddito di Fr. 12’220.-, con un taglio complessivo equivalente a circa due settimane di lavoro non remunerato.

Abbiamo visto tutti come in una situazione particolare come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia, quanto sia importante il lavoro dei lavoratori dei servizi pubblici, che andrebbero valorizzati con aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro, certo non con tagli che compensano gli sgravi fiscali vantaggiosi solo per chi, anche durante la pandemia, ha aumentanto i propri profitti.

Il Partito Comunista ribadisce anche il proprio sostegno alle mobilitazioni del personale sanitario, che questa settimana sta protestando per delle migliori condizioni lavorative: in tal senso, abbiamo presenziato alla manifestazione che si è tenuta sempre in data odierna a Friborgo.

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