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Il Partito Comunista prende atto con grave disappunto della decisione presa dalla Comunità tariffale Arcobaleno (Cta), relativa al rimborso per i titolari di un abbonamento al servizio di trasporto pubblico. In buona sostanza, mentre agli abbonamenti annuali viene prolungata la data di validità di 15 miseri giorni, ai possessori di quelli mensili sarà corrisposto un buono pari a solo il 15% del valore dell’abbonamento.

A fronte dell’impossibilità di spostamento dell’utenza dovuta alle restrizioni sanitarie, trattasi a nostro giudizio di una forma di compensazione assolutamente insoddisfacente e ingenerosa, oltre che giunta con estremo ritardo. Non a caso, la stessa si allinea alla raccomandazione proposta da Alliance SwissPass, la quale è stata giudicata poco ambiziosa anche dalla stessa Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI).

Contrariamente a questa elemosina, ai detentori di abbonamenti già di per sé troppo costosi sarebbe dovuto spettare ben altro trattamento, a partire da un ben maggiore e proporzionato rimborso per entrambe le categorie d’abbonamento. In modo particolare, come richiesto dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), un pieno indennizzo andrebbe applicato ai giovani il cui abbonamento si è ormai reso inservibile durante il periodo di quarantena.

Per concludere, il Partito Comunista sottolinea la necessità di promuovere la sicurezza dei mezzi pubblici anche nel corso dell’allentamento delle misure restrittive. Oltre a ciò, ribadiamo con forza l’attualità della rivendicazione della gratuità del trasporto pubblico, nell’ottica di rilanciare l’attrattività del servizio soprattutto dopo l’emergenza sanitaria.

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