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Premessa: Il Partito Comunista sostiene in questo momento e per questa specifica situazione di crisi l’operato del Consiglio di Stato e le misure promosse dal Medico Cantonale. E’ il momento, adesso, della solidarietà e della responsabilità: senza scordare il nostro ruolo di Partito di opposizione, siamo consci che il bene della collettività di fronte a una tale crisi sanitaria lo si raggiunge con la massima compattezza e disciplina: istituzioni pubbliche forti e presenti sono ora più che mai necessarie. In quest’ottica le seguenti domande devono essere considerate come spunti di riflessione per il Governo, a complemento della lotta del nostro Paese alla pandemia e per gettare le basi perché da questa situazione si esca con una società migliore sotto vari punti di vista.

1) Si chiede giustamente di restare a casa, di mantenere accresciute forme di igiene e di distanza sociale, ecc. Persone senza fissa dimora e migranti possono facilmente però trovarsi in situazioni non facili per poter rispettare queste disposizioni. Quali misure si intende varare per garantire l’incolumità degli ultimi della nostra società affinché non siano esclusi soprattutto in un momento tanto delicato?

2) Segnaliamo l’incresciosa situazione delle mascherine passate da Fr. 5 a Fr. 20. Quali margini esistono per impedire l’incremento dei prezzi dei beni di primaria importanza, ad esempio in ambito sanitario (mascherine, disinfettante, ecc.)? Il libero mercato non deve diventare la scusa con cui speculare sulle disgrazie della collettività. Non è il caso di imporre almeno temporaneamente un controllo pubblico sulla produzione e il commercio di questo materiale?

3) E’ fattibile valutare l’ipotesi di avviare una trattativa con i marchi della grande distribuzione per riversare una parte degli ingenti introiti generati dagli acquisti alimentari della popolazione durante il lockdown come fondo per aiutare altri commerci minori invece penalizzati?

4) Gli aiuti federali all’economia, benché ancora insufficienti a nostro modo di vedere, sono essenziali per far fronte ai contraccolpi economici della pandemia. Tuttavia, il rischio di abusi è elevato: lo stesso direttore del Controllo federale delle finanze, Michel Huissoud, ha recentemente dichiarato che un utilizzo improprio dei fondi federali non può essere escluso. Premesso che tale materia rimane di competenza federale, il Consiglio di Stato ha allestito dei meccanismi di controllo per contrastare gli abusi sul territorio ticinese? BancaStato sta verificando che i crediti da lei concessi tramite fideiussione non vengano utilizzati in modo illecito e che le aziende da lei sostenute non stiano licenziando i propri lavoratori?

Lea Ferrari e Massimiliano Ay, deputati in Gran Consiglio per il Partito Comunista

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