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Si è svolto nei giorni scorsi a Copenaghen (Danimarca) il primo incontro bilaterale fra il nostro Partito, rappresentato dal compagno Davide Rossi, e il Partito Comunista danese (KP) e il suo responsabile esteri Nikolaj Kofod.

Sorto nel 2005 da precedenti esperienze, il KP è oggi presente in tutte le quindici regioni in cui è suddivisa la Danimarca e agisce prioritariamente in ambito sindacale. Meno radicato in ambito studentesco, il KP sviluppa una notevole capacità aggregativa fra apprendisti e giovani lavoratori: in Danimarca il 60% dei salariati risulta infatti iscritto al sindacato e la metà dei membri del Partito è attivo in esso.

I compagni del KP rivendicano l’uscita del loro Paese dall’Unione Europea (UE) e la NATO, attuando una politica di fronte unito, anche con settori non comunisti, evitando così ogni settarismo. L’impegno continua anche nell’ambito del contrasto al commercio di armi.

Consapevoli che il futuro del mondo è il multipolarismo, la lotta unitaria contro l’imperialismo atlantico è assunta quale elemento centrale, trovando in ciò una importante sintonia con il nostro Partito.

Concordando pienamente sull’idea di una solidarietà coi migranti che non sia piegata a una visione meramente caritatevole ma che sia al contrario parallela alla consapevolezza che tali persone vengono utilizzate come manodopera a basso costo del capitalismo, il KP è impegnato in campagne che sottolineano come il nemico dei lavoratori danesi non sia l’immigrato, ma un sistema economico speculativo che rapina le materie prime energetiche e alimentari dei paesi del sud del mondo.

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