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Con la presente istanza si propone di ridurre di 10’000 fr. l’ammontare, inserito a preventivo, del contributo del Comune di Capriasca alle Parrocchie, portandolo da 80’000 fr. a 70’000 fr.

Motivazione

Il Comune può decidere di versare un contributo alle Parrocchie e alla Chiesa Evangelica, ma quest’ultimo non è l’unico mezzo di finanziamento di cui le stesse dispongono per far fronte alle proprie spese. Esse hanno infatti la possibilità, definita dal “Decreto legislativo concernente l’imposta di culto delle Parrocchie e delle Comunità regionali della Chiesa evangelica riformata” del 10 novembre 1992, di prelevare un’imposta di culto. La differenza principale, in termini di partecipazione dei cittadini, è costituita dal carattere volontario dell’imposta di culto (cui gli abitanti possono decidere se assoggettarsi o meno): a chi lo chiede la legge consente infatti di esserne esente, così da non partecipare ai costi della fede altrui (come è invece il caso qualora sia il Comune, ovvero tutti i contribuenti, a versare un contributo alle Parrocchie).

La situazione nel Comune di Capriasca è piuttosto deplorevole da questo punto di vista: il non prelievo dell’imposta di culto da parte delle Parrocchie e della Chiesa Evangelica e il versamento di un contributo a quest’ultime da parte dell’ente comunale determinano una vera e propria discriminazione tra i cittadini. Chiunque abiti in Capriasca, anche se ateo, agnostico o appartenente ad una confessione religiosa diversa da quella cristiana, è infatti chiamato a partecipare – tramite la propria imposizione fiscale – alle spese delle locali Parrocchie, vedendosi di fatto privato della libertà di scelta in materia.

D’altra parte, la somma destinata alle spese di culto appare piuttosto cospicua in rapporto alla situazione vigente nelle realtà comunali vicine alle nostre: a titolo d’esempio riportiamo qui le cifre relative alla Città di Lugano. Quest’ultima versa annualmente circa 400’000 fr., a fronte di una popolazione di circa 69’000 abitanti: il Comune di Capriasca, con un contributo di 80’000 fr. a fronte di una popolazione di circa 6’500 abitanti, versa quindi più del doppio in rapporto al numero di cittadini!

Riteniamo quindi più che giustificata una riduzione del contributo versato alle Parrocchie, da attuarsi progressivamente nel corso degli anni, in modo da spingere la Chiesa a riscuotere l’imposta di culto. Il Municipio è invitato a sollecitare le Parrocchie perché si attivino in tal senso quanto prima.

Zeno Casella, Partito Comunista (Gruppo PS&SI)

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