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La presente mozione nasce dal proposito di spingere il nostro Comune ad abbracciare i principi del commercio equo, nell’ottica di compiere un passo a favore della cooperazione internazionale. Il commercio equo mira a una crescita sana delle aziende dei paesi più sviluppati e a garantire un trattamento rispettoso dei produttori in quelli in via di sviluppo. Diversamente dalle imprese convenzionali attive nell’emisfero sud, le quali, orientandosi verso una massimizzazione del profitto, tendono a non fornire mezzi di sussistenza dignitosi alla manodopera e a escludere i piccoli produttori dal mercato, il commercio equo promuove un approccio che pone al centro la solidarietà e uno sviluppo sostenibile. Fra gli elementi qualificanti dello stesso possiamo infatti annoverare:

• delle relazioni commerciali stabili, durevoli e basate sul partenariato, che concedono ai produttori del sud un accesso equo al mercato mondiale;
• dei prezzi equi e trasparenti, che assicurano la sopravvivenza economica dei produttori e dei piccoli coltivatori;
• dei salari dignitosi, che soddisfano i bisogni fondamentali e rispettano la convenzione dell’OIL contro il lavoro forzato, la discriminazione, il lavoro infantile, ecc.;
• una produzione sociale, nel rispetto dell’ambiente e con alti standard qualitativi, che risponde ai bisogni dei consumatori dei paesi importatori;
• dei controlli regolari, in tutte le fasi di produzione, che garantiscono ai consumatori il rispetto dei principi del commercio equo.

L’impegno per il commercio equo veniva prevalentemente lasciato ai singoli, ma da circa tre anni si è venuta a creare un’importante iniziativa chiamata Fair Trade Town (http://www.fairtradetown.ch/it). Fair Trade Town è una campagna internazionale che, rivolgendosi a imprese, istituzioni e in modo particolare città, è impegnata nella promozione del commercio equo. In Svizzera la campagna è condotta da Swiss Fair Trade, associazione mantello delle organizzazioni svizzere del commercio equo, e si prefigge di assegnare entro il 2018 il riconoscimento Fair Trade Town a 55 Comuni svizzeri. Nel merito rileviamo che proprio di recente Glarona Nord è diventata la prima ‘’città svizzera del commercio equo’’, mentre che nel Comune di Capriasca è già stata accolta nel 2015 una mozione analoga alla presente. Le amministrazioni comunali, una volta soddisfatti determinati criteri, possono infatti fare domanda per acquisire tale riconoscimento. Ad oggi sono oltre mille le località che ne vantano il possesso, e che riempiono pertanto i seguenti requisiti:

• iI Comune s’impegna a offrire prodotti del commercio equo all’interno della sua struttura amministrativa;
• un gruppo di lavoro coordina l’impegno a favore dei prodotti del commercio equo;
• commercianti e ristoratori partecipano alla promozione di tali prodotti, tenuto conto delle rispettive possibilità;
• istituzioni e aziende con sede nel Comune dispongono, quando possibile, di prodotti del commercio equo;
• la cittadinanza ha la possibilità di informarsi sul commercio equo e su quanto il Comune fa per promuoverlo.
Vale la pena evidenziare che il conseguimento dei precedenti punti non va concepito come un ostacolo per la realtà cittadina, bensì come un’opportunità che può essere concertata, in maniera graduale ed equilibrata, con i diversi attori che ne sono coinvolti. Non a caso, alla campagna hanno avuto modo di aderire anche grandi metropoli come Roma, Londra, Vienna e Copenhagen.

Per quanto concerne la partecipazione di un Comune all’iniziativa, la procedura prevede almeno una decisione ufficiale sulla domanda del riconoscimento e l’istituzione di un gruppo di lavoro che coordini le attività necessarie per ottenerlo. Sussiste inoltre la possibilità di stanziare un contributo annuale a favore della campagna, che verrebbe stabilito in base al numero di abitanti: 400.- fino ai 1000; 900.- dai 1000 ai 5000; 1400.- dai 5000 ai 10’000; 1900.- dai 10’000 ai 50’000; 2500.- oltre i 50’000. Così facendo il Comune beneficerebbe di un supporto per questioni concernenti la campagna, ribadendo concretamente il suo sostegno alla stessa.

In considerazione di quanto sopra si chiede al Consiglio comunale di risolvere:
1. La mozione è accolta.
2. Il Comune di Lugano dispone di voler acquisire il riconoscimento Fair Trade Town.
3. Viene istituito un gruppo di lavoro incaricato di coordinare l’acquisizione di detto riconoscimento.
4. A riconoscimento avvenuto è concesso un contributo annuale di Fr. 2’500.– a favore della campagna Fair Trade Town.
5. Il Municipio è incaricato del seguito della procedura.

Con ogni ossequio.

Demis Fumasoli, PC
Antonio Bassi
Sara Beretta Piccoli
Simona Buri
Andrea Censi
Jacques Ducry
Morena Ferrari Gamba
Melitta Jalkanen
Marco Jermini
Michele Malfanti
Nina Pusterla
Carlo Zoppi

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