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Situazione paradossale presso la Scuola media a Gordola dove è appena terminato l’ampliamento della storica sede (1978, una delle prime del Cantone) secondo un progetto da 10 milioni votato dal Gran Consiglio nel 2010 e che purtroppo non aveva considerato le necessità per l’educazione fisica. Infatti a fronte degli oltre 500 allievi gli spazi per palestre non sono stati adeguati e da qualche anno parte delle lezioni di ginnastica si svolgono in una “palestra” situata in un capannone in zona industriale.
“Palestra” non solo non conforme alle norme pianificatorie (art. 27 cpv. 1 NAPR), ma anche non propriamente funzionale in quanto presenta notevoli rischi per gli allievi essendo situata nel mezzo di un ambiente in cui si svolgono attività industri ali con materiali ed immissioni potenzialmente pericolosi per la salute, come rilevato a più riprese da controlli della SPAAS.
Che sia proprio il Cantone a non considerare la conformità dei suoi spazi alle norme di piano regolatore lascia più che perplessi. Purtroppo invece di porre termine a questa poco esemplare situazione, proprio in questi giorni è stata pubbli cata una domanda di costruzione per un cambiamento di destinazione di altri spazi siti nel suddetto capannone industriale destinati a una nuova “palestra” per soddisfare le esigenze della Scuola media.
Se le “palestre” attualmente site nel capannone in questione erano nate a titolo urgente e
provvisorio nel 2005 per esigenze del Centro Sportivo Nazionale (che pure non si preoccupa del rispetto delle norme di PR derivanti dalla Legge federale sulla pianificazione del territorio) la nuova in pubblicazione è invece di competenza cantonale.
Sono situazioni poco edificanti quando è proprio l’ente pubblico che ignora le più elementari regole di legge, in questo caso il rispetto della conformità di zona. Il tutto oltretutto avviene nel pressi del Centro Sportivo Nazionale dotato delle migliori infrastrutture sportive nel Cantone.
Oltretutto proprio recentemente il Gran Consiglio ha accolto una mozione che chiede al Consiglio di Stato di farsi promotore del recupero di spazi in capannoni dismessi per insediare nuove attività artigianali, industriali e commerciali e di evitare nuovi azzonamenti. Sembrerebbe quindi che in Ticino non ci siano sufficienti spazi per industrie e artigiani, motivo che ha portato alla ridefinizione del perimetro del Parco del Piano di Magadino per far spazio ad una nuova zona industriale voluta dalla Città di Locarno.
Nel caso oggetto della presente mozione è l’ente pubblico che occupa impropriamente spazi in zona industriale per attività previste in zone AP/EP. Situazioni che vanno sanate al più presto.
Per i motivi esposti la presente mozione chiede che:
  1. il Cantone realizzi una nuova palestra in una zon a AP/EP a Gordola o ampliando l’esistente o realizzando un nuovo blocco palestre eventualmente in collaborazione con il Comune o il Centro Sportivo Nazionale;
  2. il Cantone rinunci ad affittare nuovi ed esistenti spazi che non rispettano l’idoneità di zona in particolare in zone industriali.
Bruno Storni
Massimiliano Ay – Ivo Durisch – Carlo Lepori – Francesco Maggi – Daniela Pugno Ghirlanda
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