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Il 56° Congresso del Partito Comunista Britannico (CPB) si è svolto nei giorni scorsi con un rinnovato spirito militante e una crescita di effettivi che si attesta a 1200 il numero di militanti, che significa un aumento di due terzi rispetto al 2018.

Accanto alla presenza fisica di delegati dei Partiti Comunisti di Irlanda, Cina, Cuba, Vietnam, India, Portogallo, ecc. fra le prime organizzazioni estere non presenti a Londra a inviare un messaggio augurale vi è stato il nostro Partito.

Nella missiva firmata dal segretario politico Massimiliano Ay si legge: “con particolare interesse abbiamo preso nota della vostra analisi della nuova guerra fredda che si combina con una dilagante e pericolosa sinofobia. Apprezziamo anche il riferimento alla lotta del popolo svizzero contro l’accordo quadro istituzionale con l’Unione Europea, al quale anche noi ci siamo opposti insieme ai sindacati, e condividiamo la vostra opinione sul carattere essenzialmente imperialista dell’UE”.

Il leader del CPB Robert Griffith nella sua relazione politica ha parlato di “un mondo devastato dallo sfruttamento, dall’oppressione, dal militarismo, dalla guerra e dalla crisi del riscaldamento globale”, ricordando come “solo due decenni fa, il presidente degli Stati Uniti George Bush Senior e altri leader occidentali ci dicevano che la razza umana si trovava sulla soglia di una nuova era di cooperazione, pace e sviluppo”.

Non è mancato un riferimento alla pandemia da Covid-19: essa – secondo il dirigente comunista britannico – “ha messo a nudo disuguaglianze e ingiustizie. Anche nelle società più sviluppate, con i loro sistemi sanitari e di welfare, i settori più poveri e vulnerabili della popolazione sono stati colpiti a milioni. Tra i 30 paesi con il più alto tasso di morti per abitante ci sono gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’Italia e il Belgio, oltre a Tunisia, Brasile, Perù e Argentina. La cosa più sorprendente è che la metà di questi 30 paesi è costituita da ex paesi socialisti, i cui servizi sanitari e medici pubblici sono stati tagliati o privatizzati”. Griffith è però consapevole del ruolo nefasto di BigPharma: “AstraZenica, Pfizer-Biontech e Moderna hanno ricevuto sussidi dai governi occidentali per più di 2 miliardi di sterline, mentre hanno realizzato finora profitti per almeno 10 miliardi di sterline da vendite per un totale di 30 miliardi di sterline (per lo più alle autorità pubbliche)”.

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