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All’inizio della pandemia abbiamo annullato tutte le riunioni in presenza e abbiamo spostato ogni attività politica su internet grazie ad appositi software gestionali e di videoconferenza. La Direzione del Partito si riunisce con cadenza settimanale e i gruppi di lavoro tematici anche. Abbiamo tuttavia ritenuto utile convocare anche il Comitato Centrale, in forma allargata al Coordinamento dell’organizzazione giovanile.

La seduta è iniziata con alcune indicazioni di carattere internazionale portando l’adesione alla dichiarazione promossa dal Partito Comunista Portoghese (PCP) per il 75° della Vittoria sul Nazifascismo e l’adesione alla dichiarazione promossa dal Partito Comunista di Grecia (KKE) per il 150° anniversario di Vladimir Lenin. A tal proposito si ritiene importante diffondere l’articolo sull’attualità del pensiero leninista sull’imperialismo redatto dal compagno Luca Frei. In vista del 25 aprile, giorno della Liberazione d’Italia, si è delegato al compagno Edoardo Cappelletti di portare un saluto alla commemorazione indetta dai compagni italiani di Fronte Popolare. Il compagno Samuel Iembo ha relazionato infine sulla petizione on-line contro l’embargo statunitense ai danni di Cuba che ha raccolto già oltre 300 firme, fra cui alcune molto significative esterne alla sinistra, e che si invita a far ulteriormente circolare.

Dopodiché il compagno Massimiliano Ay ha aggiornato il Comitato Centrale dei lavori della Commissione parlamentare del Partito che ha preparato recentemente due interrogazioni al Consiglio di Stato sulla crisi sanitaria e che presto elaborerà nuovi atti istituzionali. La Direzione ha poi informato che il Segretario politico del Partito viene regolarmente coinvolto nelle riunioni fra il Consiglio di Stato e l’Ufficio presidenziale allargato del Gran Consiglio, una lodevole iniziativa del presidente del parlamento Claudio Franscella. Alcuni membri del Comitato Centrale hanno tuttavia espresso delusione per la mancata convocazione della prevista sessione del Gran Consiglio di inizio maggio. Nella discussione che è seguita è emersa preoccupazione per gli abusi che alcune aziende potrebbero commettere nell’ambito delle indennità per lavoro ridotto oppure arrivando a licenziare i proprio operai come nel caso increscioso della Mikron di Agno, contro cui il Partito ha puntualmente espresso la propria posizione di condanna.

Il Comitato Centrale ha discusso della situazione dei nostri compagni impegnati nell’ambito del servizio civile presso le case anziani, ma ha anche dato mandato al compagno Zeno Casella di raccogliere testimonianze sulla situazione nelle caserme: da alcune reclute stanno infatti arrivando voci – ancora da confermare – su una gestione sanitaria perlomeno approssimativa da parte dell’esercito. A tal proposito si sottolinea la corretta rivendicazione della Gioventù Comunista che ha chiesto di sospendere le prossime scuole reclute, perlomeno quelle non direttamente legate al supporto agli ospedali, una richiesta avanzata anche dal ministro dell’educazione ticinese Manuele Bertoli.

Si è quindi aperta una discussione sulla circolare inviata dal Segretario politico relativa all’organizzazione interna del Partito, e si è dato mandato alla Direzione di procedere con una campagna virtuale di tesseramento al Partito basata in via prioritaria sui social network. Tutti i militanti del Partito devono impegnarsi per far realizzare al Partito un passo avanti anche quantitativo a livello di adesioni e il compagno Amos Speranza ha perorato la causa di far crescere gli abbonamenti alla nostra rivista quadrimestrale di approfondimento marxista #politicanuova.

Il plenum ha in seguito ampiamente discusso la Risoluzione politica suggerita dalla Direzione intitolata “Al lavoro e alla lotta per affrontare le conseguenze sociali ed economiche della pandemia”. Si tratta di disporre di un documento politico che fornisca un quadro generale coerente in cui inserire l’azione del Partito in questo periodo di isolamento forzato. Si reputa necessario dare ai militanti comunisti e ai simpatizzanti anche uno strumento che indichi un orientamento e un metodo, sottolinenando alcuni elementi:

  1. il senso dello Stato;
  2. la questione economica e sociale tramite una messa in discussione del neoliberismo e dei vincoli di bilancio, nonché la tematizzazione della pianificazione economica e della la nazionalizzazione di settori strategici;
  3. il multipolarismo che questa crisi potrà consolidare a tutto vantaggio dei paesi emergenti aprendo ampie contraddizione nel campo imperialista, e in tal senso affrontare la campagna sinofobica messa in campo dalla borghesia atlantica e dalla sinistra liberal.

Il compagno Massimiliano Ay ha sottolineato come un vero Partito politico esiste solo se, in un momento di crisi sistemica come l’attuale, sa delineare un chiaro progetto di società e una strategia coerente in cui inserire l’azione militante. Tutto deve avere un senso ed essere inserito in un disegno politico: in tal senso si ritiene desolante il panorama in cui si muove una parte della sinistra svizzera. La lunga discussione che ne è seguita ha accolto una serie di emendamenti al testo originale, dando enfasi ad esempio alla sovranità alimentare come suggerito dalla compagna Lea Ferrari oppure all’opportunità – come proposto dal compagno Janosch Schnider – di facilitare l’integrazione del mondo della ricerca svizzera con l’estero, in particolare i centri studi dei paesi emergenti in ambito tecnico-scientifico. La risoluzione sarà quindi quanto prima resa pubblica nella sua versione definitiva.

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