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L’automobile è un mezzo ancora molto importante per potersi spostare sul nostro territorio e per andare a lavorare. Il Partito Comunista riconosce quindi la necessità di diminuire l’imposta di circolazione, anche perché in Ticino essa è effettivamente particolarmente ingente rispetto al resto della Confederazione. Tuttavia il Partito Comunista invita la cittadinanza a preferire il controprogetto rispetto all’iniziativa promossa da Il Centro (ex-PPD) e questo per due motivi principali:

1) Il controprogetto considera fra i fattori con cui calcolare l’imposta di circolazione anche il peso e la cilindrata dell’automobile, e non solo il CO2 prodotto (che aiuta solo chi si può permettere di acquistare un’auto elettrica). Peso e cilindrata hanno un effetto non solo sull’impatto ambientale ma anche sulle spese di manutenzione delle strade ed è quindi corretto che vengano calcolati.

2) Il controprogetto prevede l’introduzione di un incentivo importante cioè un sussidio all’abbonamento Arcobaleno del trasporto pubblico cantonale a tutto vantaggio delle famiglie di estrazione popolare con figli.

Il controprogetto, insomma, non solo diminuisce l’imposta di circolazione, ma è più sociale e corregge situazioni di ingiustizia: evitando ad esempio casi assurdi in cui macchine elettriche di lusso (che solo in pochi possono permettersi) verrebbero a costare meno che una modesta utilitaria a benzina usata da semplici lavoratori.

Ecco perché il 30 ottobre il Partito Comunista invita a votare Si al controprogetto con preferenza allo stesso alla domanda eventuale.

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