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Nell’ambito delle trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello (CNM) dell’edilizia che riguarda circa 80mila lavoratori e che scadrà a fine 2022, il Partito Comunista sostiene le posizioni degli operai edili e dei loro sindacati e invita i propri membri e la cittadinanza a scendere in piazza con loro il prossimo 25 giugno a Zurigo.

Sui cantieri edili le pressioni dovute ai tempi di consegna sono sempre più forti a scapito della qualità del lavoro, ma soprattutto lo stress crescente può arrivare a provocare incidenti (spesso anche letali) e compromettere così la sicurezza sui posti di lavoro: i casi di invalidità dopo i quarant’anni di età sono in effetti elevati. Non è un caso se un muratore qualificato su due rinuncia alla professione e il numero di apprendisti si è dimezzato.

In questo contesto alcuni impresari costruttori minacciano addirittura di abolire il CNM qualora i sindacati non accettino tagli salariali e un aumento delle ore supplementari con la settimana di 50 ore. Stiamo parlando, in quel caso di un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro: un ricatto che non va accettato. È quindi importante dimostrare solidarietà ai lavoratori dell’edilizia e scendere in piazza per rafforzare una linea combattiva del movimento sindacale.

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