I giovani della sinistra ticinese: “Giù le mani dall’Iran!”

Risoluzione congiunta firmata a Bellinzona il 6 gennaio 2020 dalla Gioventù Comunista (GC) e dalla Gioventù Socialista (GISO).

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Il recente attacco degli Stati Uniti all’aeroporto di Baghdad ha assassinato svariate persone, tra cui Qassem Soleimani, generale delle Guardie rivoluzionarie dell’Iran e Abu Mahdi al-Muhandis, comandante delle Forze di Mobilitazione Popolari dell’Irak. Esso è da considerarsi una forma di terrorismo di Stato, oltre che l’ennesima ingerenza imperialista che rischia di destabilizzare tutto il Medio Oriente, fomentando ulteriormente guerre e terrorismo.

Quanto avvenuto nei giorni scorsi non è un caso isolato:

  • l’aggressione saudita contro lo Yemen;
  • il golpismo in Turchia;
  • l’occupazione sionista della Palestina;
  • la tentata balcanizzazione della Siria; ecc.

sono tutte operazioni di stampo imperialista e guerrafondaio che hanno visto una responsabilità evidente degli Stati Uniti e dei loro alleati europei con il fine di depredare risorse naturali e indebolire gli Stati della regione tramite spargimenti di sangue, guerre fratricide e il classico “dividi et impera”.

La Gioventù Comunista e la Gioventù Socialista, congiuntamente, rivendicano quindi che:

  1. la Svizzera, in quanto curatrice degli interessi statunitensi in Iran protesti energicamente con Washington per questa ultima violazione del diritto internazionale, che costituisce indirettamente un abuso anche della nostra neutralità e dei nostri buoni uffici;
  2. Si rispetti la sovranità nazionale e l’integrità territoriale di Irak e Siria e che, di conseguenza, le truppe USA si ritirino completamente ed immediatamente da questi due Paesi e da ogni Paese estero in cui non sono espressamente invitate.
  3. La Svizzera, nel pieno rispetto della sua neutralità e della sua indipendenza, rifiuti di rispettare le sanzioni economiche imposte unilateralmente dagli Stati Uniti nei confronti di quei Paesi, a partire dall’Iran e dalla Siria, che non hanno alcun contenzioso con la Confederazione.
Appello Medio Oriente (1)
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