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Il Partito Comunista (PC) – tranne che per una breve parentesi – da tanti anni partecipa a liste unitarie con il Partito Socialista (PS) per il Municipio e il Consiglio Comunale di Bellinzona. C’è sempre stata collaborazione e rispetto reciproco e, quando i nostri consiglieri comunali – prima Massimiliano Ay e ora Alessandro Lucchini – non erano d’accordo con le valutazioni del PS, hanno sempre potuto esporsi in piena indipendenza.

Su diversi temi l’ultima legislatura è stata però alquanto difficile nelle relazioni fra i nostri due Partiti. PC e PS non hanno votato compatti su decisioni strategiche di importanza centrale per la Città, in modo particolare ricordiamo la nuova cassa pensione per i dipendenti comunali e l’accordo con le FFS sulle Officine. In due riunioni con il PS nelle ultime settimane abbiamo rimarcato quanto queste premesse fossero problematiche per garantire una riproposizione dell’Unità di Sinistra senza una profonda dose di autocritica.

Abbiamo tuttavia preso atto di quanto segue:

  1. La nuova presidenza del PS cittadino riconosce che, dopo una necessaria fase di consolidamento della nuova realtà comunale, i tempi sono maturi per portare avanti in maniera propositiva delle posizioni del gruppo in Consiglio Comunale – discusse in modo trasparente all’interno della coalizione – che potrebbero in determinate occasioni anche essere in contrasto con le esigenze della collegialità municipale.
  2. Il Partito Comunista è lontano dall’opposizione meramente declamatoria contro tutto e tutti del Movimento per il Socialismo e non può condividere la deriva settaria che non facilita il compito di costruire assieme un’alternativa politica capace di incidere nel governo della Nuova Bellinzona.
  3. Il Partito Comunista ha dovuto prendere atto della decisione unilaterale dei Verdi di Bellinzona di uscire dall’Unità di Sinistra senza nemmeno una riunione congiunta di area per tirare un bilancio di legislatura. Una modalità che non riteniamo costruttiva. I risultati delle elezioni federali hanno dimostrato come la popolazione abbia premiato una sinistra rosso-verde unita. L’ottimo risultato della lista composta da PC, Verdi e Forum Alternativo avrebbe creato i presupposti per ridiscutere un’unità con il PS basata su equilibri diversi.
  4. Il Partito Comunista constata che nella corrente legislatura, l’unità tra PC e PS ha saputo essere determinante per l’ottenimento di importanti conquiste sociali e ambientali: un salario minimo di Fr. 4’000.–/mese per tutti i dipendenti comunali; l’introduzione di un congedo paternità di 20 giorni; il raddoppio delle mense scolastiche; la rinuncia all’energia nucleare e al carbonfossile; il triplicamento degli investimenti per il trasporto pubblico; la valorizzaziome della mobilità ciclo-pedonale; investimenti milionari nel risanamento/isolamento degli edifici pubblici; la sperimentazione del riciclaggio della plastica; l’introduzione della figura del docente di integrazione per i bambini e le famiglie di origine straniera; la realizzazione dello skate-park; l’introduzione del marchio Fair Trade Town.
  5. Sulla base di un programma comune il Partito Socialista è disponibile a portare avanti con il PC dei progetti fondamentali per la Città con un rinnovato spirito unitario e propositivo, ad esempio:
  • di fronte alle carenze ormai strutturali dell’attuale Ospedale San Giovanni di Bellinzona, occorre avanzare nella costruzione del nuovo nosocomio ai Saleggi che sorgerà al posto dell’attuale stand di tiro militare. Questo progetto permetterà anche lo sviluppo della ricerca in ambito medico.
  • la nuova Casa della Cultura presso il vecchio Ospedale di Ravecchia, attualmente di proprietà dell’Esercito, va realizzata con la garanzia che – oltre che a beneficio delle consolidate società e associazioni storiche cittadine – si favorisca una cultura popolare sul modello dello Spazio Elle di Locarno e La Filanda di Mendrisio. Per questo motivo occorre dedicare l’intera struttura a scopi socio-culturali.
  • anche se come Partito Comunista non abbiamo condiviso quella scelta, occorre realisticamente prendere atto che il popolo ha deciso di liberare dall’attività industriale il sedime attualmente utilizzato dalle Officine. Occorre che questo spazio diventi un modello di vivere socialmente ed ecologicamente all’avanguardia, con alloggi a pigione moderata ed ecologicamente performanti.

Visto quanto sopra, e coerenti con la nostra impostazione unitaria e il nostro ruolo di opposizione propositiva che rifugge dalla concezione meramente declamatoria di certi movimenti, ma che al contrario intende provare a concretizzare dei progetti per una Bellinzona più sociale e vivibile, il Partito Comunista ha deciso di rilanciare la lista “Unità di Sinistra” con il Partito Socialista.

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