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Durante l’ultima seduta del Comitato Centrale del Partito Comunista, lo scorso 14 settembre, avevamo preso atto con preoccupazione della decisione di PostFinance di interrompere, su ordine del governo degli Stati Uniti, i flussi di pagamenti da e per Cuba (leggi). Una situazione, questa, che ha messo in seria difficoltà oltre 300 cittadini svizzeri.

Il Comitato Centrale aveva quindi dato mandato alla Direzione del Partito di far visita all’Ambasciata di Cuba a Berna per esprimere la nostra solidarietà e per un aggiornamento generale sulle sanzioni di Washington contro la sovranità dell’Isola.

L’incontro si è svolto nel pomeriggio di venerdì scorso e vi hanno partecipato sia l’Ambasciatore, compagno Manuel Aguilera, sia la terza segretaria, compagna Arianna Perez. Per il nostro Partito erano presenti il segretario politico, compagno Massimiliano Ay, e il compagno Alberto Togni, membro della Direzione.

Dopo un aggiornamento sulla situazione dei rispettivi Partiti Comunisti abbiamo appreso della convocazione in novembre all’Avana di un Seminario Internazionale contro l’Imperialismo e il Neo-liberismo a cui interverranno anche compagni dell’Associazione Svizzera-Cuba e a cui proveremo a inviare a nostra volta un delegato.

Nell’incontro abbiamo analizzato come le sanzioni di chiaro stampo neo-coloniale imposte dall’Amministrazione Trump ha compromesso anche le attività commerciali di una trentina di aziende elvetiche operanti a Cuba: l’extra-territorialità con cui Washington impone le proprie leggi stanno insomma danneggiando non solo il settore privato cubano, ma anzitutto la nostra economia nazionale (ad esempio quella turistica) e umiliano la sovranità nazionale della Confederazione.

Come Partito Comunista auspichiamo inoltre che il prossimo 6 novembre la Svizzera si opponga nuovamente al blocco economico contro Cuba nell’ambito del voto sulla risoluzione presentata all’Assemblea delle Nazioni Unite.

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