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E’ francamente imbarazzante l’articolo apparso in data 26 febbraio 2019 nella tribuna elettorale del Corriere del Ticino a firma del signor Hursit Kasikkirmaz, candidato al Granconsiglio per MPS-POP, in cui attacca gratuitamente il Partito Comunista in quanto non avremmo la sua stessa opinione sul …Kurdistan.

Per carità, è vero, che nella variegata area di sinistra vi sono impostazioni diverse su temi quali la balcanizzazione degli stati nazionali ed è certo legittimo riflettere sulle condizioni delle minoranze etniche. Un po’ meno legittimo invece è approfittare della tribuna elettorale per diffamare un altro Partito (per di più di sinistra… ah già: l’unità!) apostrofandolo nientemeno che come “nazionalista”, “sciovinista” e persino – al colmo del ridicolo – favorevole ai paesi colonialisti. E fra tali paesi colonialisti figurerebbe addirittura …la Siria! Il che si commenta da sé…

Non abbiamo certo bisogno di difenderci da queste critiche puerili di chi vuole sempre essere più a sinistra di altri senza peraltro mai riuscire a tirare insieme qualcosa: tutti infatti conoscono l’impegno pluriennale del Partito Comunista per i valori della neutralità, della pace e della cooperazione internazionale; basterebbe leggere il nostro sito.

Peraltro fra i proponenti della nostra lista, con buona pace del signor Kasikkirmaz, figurano cittadini svizzeri proprio di origine curda e turca (e non solo: abbiamo serbi, spagnoli, cileni, ecc.) perché noi, a differenza d’altri, i popoli li uniamo senza importare conflitti esteri sul nostro territorio

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