L’accesso alla formazione superiore e la libertà di scelta del curriculum di studi è pregiudicato dal luogo di domicilio del ragazzo o ragazza, che, se abita nelle valli periferiche del nostro Cantone, si trova a prendere una decisione alla fine della scuola dell’obbligo ponderata anche sulla distanza da percorrere giornalmente.
Gli/le studenti e gli/le apprendisti di valle cominciano la giornata con la sveglia che suona 1-2 ore prima rispetto ai/alle colleghi di città. Se nell’ambito di un apprendistato ciò è limitato ad alcuni giorni a settimana, quindi più sopportabile, per le scuole medie superiori non ha eccezioni, detta anzi il ritmo quotidiano.
Mettiamoci allora nei panni di chi a 14 anni sta valutando di frequentare un liceo o la scuola cantonale di commercio: le diverse ore al giorno, tutti i giorni, di trasporto pubblico fanno desistere da questa idea. Cosa che invece non deve essere considerata da un/una coetanea di Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio. In parte ciò vale anche per chi inizia un apprendistato, ad esempio il Centro professionale del verde di Mezzana si trova ben distante dai luoghi di lavoro di gran parte delle/degli apprendisti di questi mestieri e mette a disposizione delle camere a favore proprio di chi proviene da località discoste.
La frequentazione di ragazze e ragazzi nel pieno delle energie, senza eccessivi sacrifici di tempo mantenendo una buona qualità del rendimento scolastico, coltivando al contempo passioni, sport e attività importanti per un giovane, non è garantita. Non vi sono alloggi a prezzi moderati per una famiglia di valle che vuole permettere una scelta in libertà del proprio percorso formativo ai figlie e alle figlie.
Allo scopo di assottigliare il divario tra giovani ticinesi costituito dal luogo del domicilio e dalle facoltà economiche della famiglia, il Partito Comunista chiede di mettere in atto una politica degli alloggi per studenti e apprendisti.
Il Cantone potrebbe far leva sul diritto di prelazione rispetto agli appartamenti sfitti oppure organizzare una rete di proprietari di appartamenti sfitti che potrebbero essere vincolati alla domanda di studenti e apprendisti.
Lea Ferrari e Massimiliano Ay, deputati del Partito Comunista