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Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza [cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC]

La filiera lattiero-casearia ticinese è in grave crisi. Ad oggi non sussiste un vero e proprio progetto per il “dopo-LATI”, sono passati diversi mesi dalla chiusura del giugno 2024 e Oltralpe sono stati trasportati quasi 2 milioni di kg di latte convenzionale da FTPL. Per il 2025 si prevede che ne andranno trasportati fuori dal Cantone oltre il doppio. Questa non è una soluzione, infatti il produttore e la produttrice ticinesi ricevono meno di 50 cts al litro, un prezzo ben al di sotto di altri Cantoni e che non riesce a coprire nemmeno i costi di produzione. Non vi è più una valorizzazione del latte ticinese, che ha il potenziale di essere un prodotto di elevate qualità organolettiche e nutritive. Infine, questa situazione è contraria alla sicurezza alimentare, alla sovranità alimentare e alla filiera corta. Il costoso trasporto non può continuare ancora per molti anni. Perciò non possono più attendere i progetti esistenti pronti a farsi carico di una parte di questo latte per trasformarlo localmente e retribuire correttamente allevatrici e allevatori, come ad esempio il progetto di sviluppo regionale Blenioplus, a cui Cantone e Confederazione hanno già concesso un aiuto agli investimenti di 5,7 milioni (preavviso UFAG del 25 aprile 2023). Purtroppo questo progetto, e con esso la prospettiva di un intero settore e di diverse aziende agricole, è bloccato dal ricorso interposto dalla stessa LATI (poco prima della chiusura) e dal Caseificio del Gottardo. Il Consiglio di Stato non ha ancora evaso il ricorso dopo un anno e mezzo.

Testo dell’interpellanza

  1. Come si spiega che il ricorso di Caseificio del Gottardo SA alla decisione di sostegno al PSR Blenioplus non sia ancora stato evaso dopo 1 anno e mezzo di attesa?
  2. Non ritiene il Consiglio di Stato che in questo anno e mezzo si potevano trovare delle soluzioni per il settore del latte ticinese?
  3. Il PSR Blenioplus è fondamentale per le aziende di allevamento di bovini della Valle di Blenio ma allo stesso tempo è un tassello indispensabile della filiera lattiero casearia dopo la chiusura della LATI. Il Consiglio di Stato conferma questa visione?
  4. Prevedendo che i ricorrenti non demordano nemmeno dopo un eventuale non accoglimento del loro ricorso da parte del servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato, dobbiamo aspettarci ulteriori anni di attesa dopo che tale progetto ha già avuto un iter (come per tutti i progetti PSR) molto lungo? Cosa intende fare il Consiglio di Stato per cercare di accelerare le tempistiche?
  5. Ha intenzione il Consiglio di Stato di avviare contatti con tutti gli attori, anche con il Caseificio del Gottardo, affinché si possa trasformare più latte ticinese anziché farlo venire da fuori, in modo da superare con lo sforzo, l’impegno e la solidarietà di tutti il periodo dei mesi più sensibili con minori quantità di latte disponibili in Ticino (vedi mesi estivi)?

 

Prima firmataria: Lea Ferrari, deputata del Partito Comunista
Cofirmatari: Massimiliano Ay, Lisa Boscolo, Alain Bühler, Sem Genini, Alessio Ghisla, Alex Gianella, Giulia Petralli, Aline Prada, Roberta Soldati

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