Share this page to Telegram

Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha deciso di adottare misure di risparmio di 60 milioni entro l’anno prossimo che si attuerà contro i lavoratori attivi per la Confederazione, contribuendo a ulteriormente peggiorare il servizio pubblico. Entro il 2026 si prevede infatti oltre alla riduzione della percentuale di compensazione del rincaro dall’1% allo 0.5%, anche la diminuzione delle vacanze ai lavoratori più anziani e altri tagli.

Il Partito Comunista solidarizza con i lavoratori colpiti e i loro sindacati. Queste misure di risparmio non solo avranno un impatto negativo sull’offerta di prestazioni e servizi alla popolazione ma, peggiorando le condizioni di lavoro nel settore pubblico, saranno prese come giustificazione dal padronato per generalizzare il peggioramento delle condizioni professionali anche nel settore privato.

E mentre i soldi non mancano per ubbidire agli ordini della NATO che ci impone, contro i nostri interessi nazionali, a rottamare la nostra neutralità e a spendere miliardi in una pericolosa corsa agli armamenti, si tagli sui lavoratori e sul servizio pubblico ai cittadini. La Svizzera era nota per la qualità del servizio pubblico e per la coesione sociale: tutto questo viene ora meno a causa della politica europeista del governo federale!

CONDIVIDI