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Il Partito Comunista Siriano, il Partito Comunista Siriano Unificato, il Partito Socialista del Risorgimento Arabo, e altri partiti di ispirazione socialista, anti-imperialista e laica sono stati aboliti dal nuovo regime che lo scorso dicembre ha preso il potere con la forza nella Repubblica Araba Siriana. Non solo la libertà di riunione e di espressione è stata loro negata, ma i loro beni sono stati confiscati, i loro deputati democraticamente eletti sono stati sollevati dalle loro funzioni e nemmeno possono riorganizzarsi sotto altro nome.

Si tratta di una repressione completa contro le forze patriottiche e secolari siriane che avevano lottato per anni e con successo contro il sionismo, l’imperialismo, il terrorismo e il separatismo etnico. Come se non bastasse il nuovo regime ha sospeso la Costituzione della Repubblica Araba di Siria, la quale garantiva ampi diritti sociali ai lavoratori: oggi la Siria non ha una Costituzione e il potere è concentrato nelle mani di un gruppo armato che ha escluso prossime elezioni.

Esprimiamo la solidarietà dei comunisti svizzeri ai compagni siriani che si apprestano a entrare in clandestinità e a continuare la loro lotta per la sovranità, l’indipendenza, la pace e l’integrità territoriale con nuovi metodi.

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