Lugano: riaprire il cinema Corso grazie a un acquisto o una collaborazione da parte del Comune

INTERROGAZIONE

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Valenza del cinema Corso
Il cinema Corso, situato in via Pioda all’angolo con Corso Pestalozzi, è una tra le più belle sale in Svizzera ed è anche protetta in virtù della Legge sulla protezione dei beni culturali. Inaugurata il 30 ottobre 1956 con il film in prima visione svizzera ‘‘L’uomo che sapeva troppo’’ di Alfred Hitchcock, la stessa è stata progettata da Rino Tami (1908-1994), uno tra i maggiori architetti svizzeri del Novecento che grazie alle sue opere ha acquisito una solida fama internazionale. Con i suoi oltre 500 posti a sedere, la sala non rappresenta solamente una splendida testimonianza dell’architettura cinematografica, ma anche un luogo dalle grandi potenzialità culturali.

Chiusura della sala
Negli ultimi anni risulta tuttavia che, al netto di circoscritte rassegne che vi si tengono, questo luogo di richiamo abbia di fatto cessato la sua attività. Particolarmente significative appaiono a questo proposito le parole di Joel Fioroni, programmatore del Lux di Massagno: ‘‘Io sono a Massagno da un anno e mezzo e ho notato una crescita costante. Siamo tutti entusiasti e abbiamo la fortuna di poter contare su un Comune che ci aiuta molto, mentre forse a Lugano i cinema scompaiono perché la politica li ha lasciati un po’ andare. Mi piange il cuore per esempio sapere che il Cittadella è stato abbattuto e che il Corso è così poco utilizzato. È una delle sale più belle della Svizzera’’[1]. Nel caso del cinema Paradiso, della stessa proprietà, si è invece atteso che il degrado fosse tale da non poterlo più salvare e lo si è quindi tristemente demolito.

Esigenza di una riapertura
In considerazione della valenza del cinema Corso e del declino che l’ha purtroppo investito, siamo dunque persuasi che una sua riapertura apporterebbe un prezioso apporto al tessuto culturale cittadino e alla politica della Città in questo ambito. In effetti, pur cercando sempre di mantenere intatto lo spirito del luogo e di traghettare la storica eredità della passata gestione, ciò permetterebbe ad esempio di favorire un sostegno alla scena cinematografica locale, una programmazione diversificata e maggiori opportunità di socializzazione per la comunità. Non da ultimo, visto anche il vuoto cinematografico che ammanta il centro-città, va rimarcato come venga sempre più avvertito il bisogno di disporre di un luogo centrale in grado di ospitare le varie rassegne.

Sale art-house e storiche
Più in generale, soprattutto dopo la pandemia che ha portato alla chiusura di numerose sale, merita di essere considerata la rinascita delle art-house in un contesto completamente nuovo e in base anche a criteri diversi dal passato. Inoltre, andrebbe tematizzata l’importanza di valorizzare le sale storiche e il ruolo che possono giocare nel tessuto culturale, sociale ma anche economico e turistico di una Città; in tal senso, sono esemplificativi il Capitole di Losanna[2], il Modernissimo di Bologna[3] e in particolare il Kinok di San Gallo[4], il Grütli di Ginevra[5] e il Korso di Friburgo[6] (in corso di restauro).

Prospettive d’azione auspicabili
Per questi motivi, come del resto già avvenuto infruttuosamente in passato, occorre a nostro giudizio stimolare un’iniziativa del Comune di Lugano per riaprire il cinema Corso. Traendo spunto dalle esperienze di altre realtà cittadine (basti pensare al Cinema Lux, dove il Comune è proprietario dello spazio e la gestione viene affidata a realtà indipendenti), andrebbe quindi promossa un’acquisizione della struttura o una forma di collaborazione che possa mettere al centro una messa a disposizione della stessa ad attori terzi affidabili.

Domande

Alla luce di quanto esposto, rivolgiamo al Municipio le seguenti domande:

  1. Si può precisare da quanto tempo è stata sostanzialmente interrotta una programmazione regolare da parte del cinema Corso?
  2. È possibile indicare lo stato di conservazione della struttura e le sue necessità di manutenzione in relazione alla Legge sulla protezione dei beni culturali?
  3. Quali azioni sono state fin qui intraprese dal Comune per sostenere e promuovere l’attività del cinema Corso? Quale obiettivo perseguivano e qual è stato il loro esito?
  4. Quali passi intende muovere al fine di fare conservare, riaprire e sviluppare il cinema Corso in quanto struttura dall’importante valenza culturale e architettonica?
  5. Nella prospettiva descritta, come viene considerata la possibilità di acquisire la struttura o almeno di stimolare una collaborazione con la proprietà nella gestione del cinema Corso, ad esempio per il tramite di un’associazione no profit?
  6. Grazie a un intervento della Città, quali sinergie potrebbero essere promosse dal cinema Corso con la scena cinematografica locale e il tessuto culturale cittadino?

Con ogni ossequio.

Primo firmatario: Edoardo Cappelletti, consigliere comunale del Partito Comunista

Giovanni Albertini (MTL), Danilo Baratti (I VERDI), Sara Beretta Piccoli (Indipendente), Mattea David (PS), Demis Fumasoli (FA), Raoul Ghisletta (PS), Melitta Jalkanen (I VERDI), Marisa Mengotti (I VERDI)

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