Bellinzona: migliorare il ROD per dare un esempio anche all’economia privata!

Discorso del consigliere comunale Alessandro Lucchini, co-relatore della Commissione della Legislazione

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Care colleghe e cari colleghi, Presidente, Sindaco e Municipali,

intervengo come co-relatore della commissione della Legislazione sulle mozioni dalla 26 alla 58 relative alla modifica del Regolamento Organico dei Dipendenti. Il mio sarà dunque un unico intervento su tutte le mozioni, dato che sulle stesse avete sicuramente avuto modo di leggere le puntuali osservazioni nelle varie relazioni.

Tutte le mozioni hanno l’intento di migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori della Città: attraverso l’aumento dei salari più bassi, l’aumento dei cosiddetti “benefit” per il lavoratore, adeguando verso l’alto le settimane di vacanza e le gratifiche, promuovendo politiche di conciliabilità-lavoro famiglia, ecc.

È giusto riconoscere che attualmente la Città offre condizioni di lavoro sufficientemente adeguate, anche grazie al lavoro svolto negli anni da diversi consiglieri comunali che hanno proposto diversi miglioramenti accettati da questo plenum. Penso ad es. al raddoppio dei giorni di congedo paternità dei dipendenti comunali neo-papà.

La Città non può però accontentarsi del presente, ma deve avere una prospettiva di graduale miglioramento dei salari più bassi e delle condizioni generali di lavoro dei dipendenti comunali.
Lo deve fare per diverse ragioni, che non sono dettate da chissà quale impostazione ideologica di sinistra, ma che bensì sono alla base anche di un qualsiasi manuale – di stampo liberale – di economia aziendale, di gestione del personale di una organizzazione.

Se si offrono condizioni di lavoro più attrattive la Città sarà più attrattiva per i lavoratori qualificati, potrà contare su migliori possibilità di scelta nella selezione del personale, e potrà così aumentare la qualità dei servizi offerti alla popolazione grazie a personale più soddisfatto del proprio impiego;

Si parla spesso, soprattutto in campagna elettorale, di quanto bisognerebbe fare per la conciliabilità lavoro-famiglia: bè, aumentare i giorni di vacanza come proposto nella mozione 52 è una misura che concilia il lavoro con ad es. le settimane di vacanza dei figli in età scolastica;

Se miglioriamo i salari d’entrata e i “benefit” si potranno incentivare nuovi giovani qualificati a preferire un impiego presso l’amministrazione comunale; magari facendone tornare qualcuno da oltr’alpe dopo gli studi, frenando quindi la fuga di cervelli dal nostro Cantone;

Se si premia la longevità di servizio come chiede la mozione 50 si mantengono le conoscenze accumulate negli anni all’interno dell’amministrazione comunale e si evitano dispendiosi turnover del personale;
Ecc. ecc. penso che mi avete capito, non voglio dunque dilungarmi troppo.

Una Città come Bellinzona, che è un grande datore di lavoro in Ticino, deve comprendere che ha una responsabilità anche sulle condizioni generali del mercato del lavoro ticinese, perché le sue condizioni di lavoro hanno un impatto sulle condizioni di altri enti pubblici e privati.
Prendiamo l’esempio dell’aumento del congedo paternità per i dipendenti comunali approvato nel 2017; quello che si è visto è che subito dopo che è entrato in vigore a Bellinzona, altri Comuni, enti pubblici, e para-pubblici, ma anche aziende private hanno seguito l’esempio di Bellinzona.
Fare politica del personale a Bellinzona ha dunque anche un impatto sulla difficile situazione in cui versa il mercato del lavoro ticinese: chi riconosce la pessima situazione del mercato del lavoro ticinese dovrebbe dunque riflettere che le votazioni di questa sera non si limitano alle centinaia di lavoratori della Città, ma possono fare la differenza anche su tutto il mercato del lavoro cantonale.

Il mio invito è dunque quello di seguire le indicazioni della minoranza della Commissione della Legislazione sulle varie mozioni e dunque fare un passo avanti verso delle condizioni di lavoro moderne e che premiano il buon lavoro svolto in questi anni dai lavoratori della Città.

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