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Onorevoli municipali,

La gestione delle finanze comunali è indubbiamente materia complessa ed articolata, come dimostrano le innumerevoli domande che regolarmente vengono poste al Municipio durante l’esame di preventivi e consuntivi. Spesso, nell’esame di tali messaggi, l’analisi di dettaglio delle varie poste contabili rende meno agevole la visione d’insieme dell’attività del Comune, visione che dovrebbe essere invece al centro della riflessione e della proposta politica del legislativo comunale. Negli ultimi anni, in varie realtà del nostro Cantone è dunque nata l’esigenza di dotare i Comuni di strumenti di bilancio che permettessero di misurare e considerare l’attività complessiva dell’ente pubblico, ad esempio, in ambito sociale o ambientale. Nel quadro dei conti consuntivi di alcuni enti locali vengono ad esempio presentate le cifre relative agli aiuti sociali erogati durante l’anno, oppure le emissioni di CO2 prodotte dal Comune nell’insieme dei suoi servizi. Tali bilanci permettono senza dubbio un più facile raffronto attraverso gli anni ed una più efficace azione politica laddove si volessero apportare dei correttivi.

Le finanze comunali, oltre che di difficile interpretazione, sono inoltre spesso difficilmente influenzabili dai cittadini, che ne determinano l’orientamento solo attraverso l’azione dei propri rappresentanti in consiglio comunale. La spesa pubblica ne influenza però direttamente la qualità di vita, sia attraverso i servizi pubblici sia attraverso il sostegno del Comune ad attività e iniziative della società civile. Per facilitare ed ampliare la partecipazione democratica al processo di allocazione delle risorse pubbliche, è sempre più diffuso lo strumento del bilancio partecipativo, attraverso il quale una quota della spesa comunale viene destinata al finanziamento di progetti di valenza pubblica locale che sono stati proposti, discussi e approvati dalla cittadinanza. Dopo alcune città romande, questo strumento è stato introdotto per la prima volta in Ticino lo scorso anno, grazie all’approvazione di una mozione depositata dal consigliere comunale comunista Alessandro Lucchini nella città di Bellinzona.

Strumenti come il bilancio sociale e ambientale o il bilancio partecipativo rappresentano insomma dei mezzi di maggiore comprensione e intervento civico nella gestione delle finanze comunali, materia ancor troppo spesso oscura ai più. Con i dovuti accorgimenti che possano tenere conto della nostra realtà, è dunque legittimo chiedersi se non sia opportuno dotarsi di simili strumenti anche in Capriasca. Alcune procedure (come l’esame dei preventivi e dei consuntivi) potrebbero risultarne facilitate, mentre l’allocazione dei fondi a beneficio di associazioni e progetti locali (già oggi importanti ed apprezzati) potrebbe essere resa più trasparente e più partecipata da parte della cittadinanza.
In ragione di quanto sopra, pongo dunque al lodevole Municipio le seguenti domande:

1. Come valuta l’introduzione di un bilancio sociale e/o ambientale all’interno dei conti consuntivi (ed eventualmente anche preventivi) del Comune di Capriasca?

2. Come valuta l’introduzione di un bilancio partecipativo nel Comune di Capriasca, al fine di garantire un processo partecipativo nell’allocazione di fondi a beneficio di progetti locali?

In attesa delle vostre risposte, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Zeno Casella, Partito Comunista (Gruppo “Onda Rossa”).

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