No alle bombe su Gaza, sì a una Palestina libera e indipendente!

La Gioventù Comunista ha organizzato dal castello di Bellinzona un'azione dimostrativa di solidarietà col popolo palestinese

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In seguito alle azioni di Hamas dello scorso 7 ottobre e alla reazione da parte israeliana, che sta pesantemente bombardando Gaza, territorio di cui ha annunciato l’isolamento e l’invasione, la questione palestinese è ritornata al centro del dibattito pubblico. Premesso che la morte di civili è sempre qualcosa di drammatico, occorre sottolineare che il popolo palestinese è da decenni vittima di bombardamenti e di sistematiche violazioni dei propri diritti. Critichiamo dunque innanzitutto l’atteggiamento ipocrita dei media occidentali, sempre pronti a omettere i crimini sionisti, ma attentissimi nel riportare o addirittura amplificare le azioni palestinesi. Allo stesso momento, rivendichiamo l’immediata cessazione dei bombardamenti su Gaza ed esprimiamo la nostra solidarietà ai civili palestinesi che si vedranno confrontati con le offensive sioniste.

La Confederazione svizzera, di fronte a questo scenario, dovrebbe dal canto suo tenersi stretta la sua neutralità, evitando di schierarsi acriticamente e per partito preso con gli USA e Israele, e al contrario offrire i suoi buoni uffici per mediare affinché l’entità sionista rispetti le risoluzioni dell’ONU, rinunci al blocco di Gaza e si ritiri dai territori occupati. Purtroppo, però, la Svizzera assume da tempo un atteggiamento fin troppo filo-israeliano e, a differenza di più di 130 altri paesi del mondo, non riconosce l’indipendenza della Palestina, dichiarata il 15 novembre 1988 (ne ricorre quest’anno il 45° anniversario).

La Gioventù Comunista (GC) invita quindi le autorità svizzere a riconoscere ufficialmente la Palestina, in modo da rispettare la propria neutralità, poter seriamente mettere a disposizione i propri buoni uffici e riaprire così una via di mediazione fra Israele e Palestina e affacciarci verso nuovi orizzonti di pace in tutta la relativa regione mediorientale. La GC, che già prima di questa escalation aveva iniziato a discutere della questione, si riserva la possibilità di attingere a ulteriori strumenti per rivendicare il riconoscimento dell’indipendenza palestinese da parte della Svizzera e ne discuterà in particolare in occasione della sua Assemblea generale, che si svolgerà nelle prossime settimane.

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