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Il Partito Comunista aderisce al referendum lanciato dal Sindacato VPOD contro lo scellerato Decreto legislativo concernente il pareggio del conto economico entro il 31 dicembre 2025. Questa decisione adottata dalla maggioranza del Gran Consiglio, alla quale ci siamo opposti anche con i nostri due deputati, intende raggiungere un pareggio del conto prioritariamente con un contenimento della spesa ed escludendo un aumento delle imposte.

Trattasi di una di linea direttrice assolutamente pericolosa e irresponsabile, che andrà a tradursi inevitabilmente in una serie di misure di risparmio che andranno a detrimento del servizio pubblico, delle prestazioni offerte alla cittadinanza e delle condizioni di lavoro del personale. In modo particolare, ciò rischia di avere delle gravose ripercussioni nell’ambito del settore sociosanitario, della scuola pubblica e dell’azione progettuale del Cantone.

Soprattutto nel contesto generale della pandemia, occorrerebbe piuttosto uno Stato forte capace di intervenire a sostegno delle fasce più deboli della popolazione e di rilanciare un coraggioso intervento nel tessuto economico locale. In tal senso, ribadiamo la necessità di uscire dalla logica dei vincoli di bilancio, che castrando l’iniziativa dell’ente pubblico impediscono di sviluppare una risposta alle attuali sfide economiche, sociali e ambientali.

Non possiamo del resto mancare di rimarcare come, lo stato delle finanze cantonali che si vede oggetto pure di questo provvedimento, è tra l’altro il frutto dei dissennati sgravi fiscali che sono stati approvati anche dal Gran Consiglio proprio nel corso degli ultimi anni. Per questi motivi, il Partito Comunista appoggia il referendum contro il Decreto relativo al pareggio del conto economico e invita di conseguenza le/i cittadine/i a sottoscriverlo.

29.10.21 lista referendum_con bollo

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