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Prendendo atto della risoluzione approvata dall’ultima assemblea del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) che chiedeva l’istituzione di una base legale a favore delle giornate culturali autogestite nelle scuole ticinesi, il deputato del Partito Comunista, Massimiliano Ay, ha depositato al riguardo una iniziativa parlamentare generica all’attenzione del Gran Consiglio. 

La stessa chiede che nella legge sia esplicitato che in ogni scuola media superiore e in ogni scuola professionale a tempo pieno siano garantiti almeno due giorni per anno scolastico di attività didattiche e culturali autogestite dagli allievi stessi. Stiamo parlando di alcuni giorni (solitamente tre) in cui le normali lezioni decadono per far posto ad attività culturali organizzate dagli allievi stessi gestendo in prima persona dei corsi oppure chiamando relatori esterni a portare la propria esperienza. Si tratta di qualcosa che nei licei cantonali è una prassi che procede fin dall’anno scolastico 1996/1997 dimostrandone l’importanza anche dal punto di vista educativo e della responsabilizzazione degli adolescenti. 

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