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Il regime degli Stati Uniti d’America, senza il consenso dell’ONU e in pieno disprezzo del diritto internazionale, ha attaccato questa notte la Repubblica Araba di Siria, impegnata vittoriosamente nella lotta al terrorismo islamista. Esprimiamo senza riserve solidarietà alla nazione siriana e al suo legittimo governo (al cui interno agiscono anche i socialisti e i comunisti siriani) che difende il proprio territorio e l’indipendenza nazionale dall’imperialismo atlantico.

Quella di Trump, Macron e May con il supporto di Netanyahu e di Stoltenberg è un’azione che va condannata nel modo più assoluto: non esiste infatti nessuna prova sulle presunte armi chimiche con cui si vorrebbe giustificare questa vile aggressione! Ci attediamo dal governo svizzero a questo punto l’immediata cessazione di ogni cooperazione militare fra l’esercito svizzero e gli eserciti di questi “pirati” che, senza nemmeno un voto dei rispettivi parlamenti o una parvenza di legalità, sparano missili su una città come Damasco, calpestando la sovranità di un paese estero e arrischiando di estendere un conflitto che sarebbe inevitabilmente nucleare.

Ci rammarica inoltre constatare la contradditorietà di certuni ambienti progressisti, i quali, se ora si trovano giustamente a denunciare il bombardamento militare in Siria, fino a qualche giorno fa si trovavano però ad appoggiare quello mediatico (che preparava il terreno al primo) contro il governo legittimo di Assad.

Questo attacco è il segno della disperazione del sistema atlantico a guida statunitense che è in declino dal lato economico e che non riesce più a imporre come un tempo la propria egemonia neo-coloniale a livello globale. Il futuro è di chi costruisce il mondo multipolare, non di chi pretende di essere il gendarme dello stesso!

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