Share this page to Telegram

Il Partito Comunista, parte integrante della vittoriosa coalizione “Verdi e Sinistra alternativa” che ha eletto la seconda consigliera nazionale dell’area progressista, invita la cittadinanza a mobilitarsi un’altra volta in vista del ballottaggio per il Consiglio degli Stati il prossimo 17 novembre. E’ infatti un’occasione unica per cambiare una seconda volta gli equilibri della deputazione ticinese a Berna!

Così come siamo riusciti a incidere per la camera bassa, rafforzando concretamente la presenza del fronte progressista, eleggendo una donna come Greta Gysin sulla base di un programma comune contenente temi di fondo quali la lotta al precariato e il divieto delle agenzie interinali, una politica ambientale che non colpisca i lavoratori ma le grosse aziende inquinanti, la difesa del servizio pubblico dalle liberalizzazioni selvagge e l’opposizione a ogni forma di integrazione europea, è giunto ora il momento di frenare lo strapotere dei partiti borghesi che da un secolo hanno il monopolio alla camera alta.

Possiamo insomma eleggere al Consiglio degli Stati una figura che dia priorità ad altri valori: non il profitto ma il servizio pubblico; non l’egoismo ma la solidarietà. La sinistra non deve commettere però il medesimo errore del 2011 quando, per troppa generosità verso il candidato liberale, venne sconfitto il candidato socialista: questa volta bisogna agire con maggiore fermezza, senza disperdere voti e fare la crocetta solo accanto al nome di una sola candidata: Marina Carobbio.
Marina Carobbio è stata competente e seria nel suo impegno istituzionale in Consiglio Nazionale negli ultimi anni e ha rappresentato in modo positivo l’italofonia a Berna. La sua sensibilità sociale l’ha dimostrata nell’ambito sanitario contro l’aumento dei premi di cassa malati, nella difesa degli inquilini promuovendo alloggi a pigione moderata, nella difesa dei ragazzi che vogliono rendersi utili con il servizio civile piuttosto che indossando una divisa, ecc.
Ora si tratta di aprire una nuova legislatura che ponga in agenda una cassa malati unica e pubblica; salari minimi dignitosi; riduzione del tempo di lavoro e parità salariale; la fine delle discriminazioni per i civilisti; il rafforzamento dell’AVS rispetto alla previdenza professionale e combattendo la concorrenza fiscale tra Cantoni.
Si può fare, continuando l’onda rosso-verde anche al Consiglio degli Stati!
CONDIVIDI