Share this page to Telegram

Il consigliere nazionale Claude Béglé (PPD) è stato contestato per aver espresso giudizi ritenuti di “lode” alla Corea del Nord. In realtà quanto scritto dal deputato vodese sulla sua visita a Pyongyang sono considerazioni equilibrate di chi, con onestà intellettuale, riporta le proprie impressioni dopo aver visitato dal vivo (e non per sentito dire!) la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC). 

Proprio nei giorni in cui il consigliere nazionale Béglé era a Pyongyang, in loco vi era pure una delegazione del nostro movimento giovanile invitato dal Partito del Lavoro di Corea. Pur esistendo fra il deputato democristiano e noi delle evidenti differenze politiche, apprezziamo chiunque, partendo da ideologie diverse, operi a favore del dialogo fra i popoli e per la cooperazione pacifica, in modo conforme non solo alla neutralità svizzera ma pure al principio di non ingerenza, rispettando culture lontane, per quanto difficili da comprendere, e sistemi sociali diversi. 

Spiace che vi siano politici che amano parlare di “libertà”, “neutralità” e “sovranità”, ma poi diventano isterici non appena qualcuno dei loro esce dal coro monolitico ed unicamente denigratorio impostoci dall’estero. La RPDC (a differenza di altri) contro il nostro Paese non ha mai fatto nulla, al contrario ha sempre avuto un’attitudine grata verso la Confederazione. 

Béglé ha espresso posizioni ragionevoli da un punto di vista certamente non marxista e non ha impegnato la Svizzera avendo sempre chiarito di essere in visita privata. Peraltro non è lui il solo esponente del suo Partito ad avere contatti con Pyongyang… 

Visto che il paese forse è meno eremita di quanto si pensi, chi fosse interessato a visitarlo al fine di conoscerlo può rivolgersi al Partito Comunista che sarà lieto di aiutarlo.

CONDIVIDI