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Sembrerebbe imminente l’annuncio della partenza dal territorio cantonale del Gruppo Kering, multinazionale della moda. 

Se confermata, questa notizia non solo dimostrerebbe le problematicità strutturali del settore dei beni di lusso, ma sarebbe la conferma ulteriore che la politica degli sgravi fiscali portata avanti dal governo e dalla maggioranza parlamentare non risulta essere utile a trattenere un certo tipo di azienda. 

Stiamo peraltro parlando di un gruppo che ha annunciato nei giorni scorsi la conclusione del suo contenzioso con l’Agenzia delle entrate in Italia che comporta non solo il pagamento di una maggiore imposta ma anche di sanzioni. 

Chiediamo quindi al Consiglio di Stato:

1) può confermare la notizia della delocalizzazione del Gruppo Kering?

2) se sì, quali sono le conseguenze sul piano occupazionale per il nostro territorio e come pensa di intervenire il Cantone a tutela dei posti di lavoro?

3) Il gruppo in questione ha mai avuto vantaggi a livello fiscale? Se sì si chiede di quantificare.

4) In caso affermativo alla precedente domanda, da quanti anni beneficia di agevolazioni fiscali ai sensi della LInn? Qualora l’intervallo dovesse risultare inferiore a 5 anni rispetto alla paventata delocalizzazione, intende il Consiglio di Stato esercitare la relativa clausola di restituzione (art. 11 cpv. 4 RLInn)?

Con stima

Massimiliano AyLea Ferrari, deputati in Gran Consiglio per il Partito Comunista

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