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E così la maggioranza borghese della Commissione scolastica del Gran Consiglio impedirà al parlamento di discutere in tempo utile la proposta di aumentare le borse di studio.

Benché il rapporto fosse di fatto pronto si è preferito spostare tutto alla prossima legislatura così che si perda almeno un anno per la sua attuazione.

In pratica la destra se ne fa un baffo del diritto allo studio e non vuole ammettere in piena campagna elettorale di essere contro le famiglie che fanno fatica a mandare i loro figli all’università.

Ricordiamo che la proposta di aumentare le borse di studio deriva da una petizione firmata da oltre 2’200 studenti coordinati dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) a cui i militanti della Gioventù Comunista avevano dato una mano. Ad essa era seguita anche una iniziativa parlamentare della deputata Daniela Pugno Ghirlanda che godeva del supporto dello stesso DECS.

Ecco perché è importante cambiare gli equilibri politici nel Gran Consiglio di questo cantone il prossimo 7 aprile votando la lista 9 del Partito Comunista e mantenendo una rappresentanza comunista, di opposizione ma costruttiva e vicina ai bisogni degli studenti e dei loro genitori.

I liberali sono fin troppo bravi a uscire via mezzo stampa a sostegno degli aiuti allo studio ma poi, nel segreto delle commissioni parlamentari, a ritardare le decisioni così che per un altro anno resti tutto lettera morta.


Borse di studio: timido passo avanti. Ora il parlamento si muova!

La Gioventù Comunista saluta il cambiamento di linea del PS sulle borse di studio

 

 

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