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Il Comitato Centrale del Partito Comunista si è riunito a Cadro lo scorso sabato 1° dicembre e ha preso atto con soddisfazione che presto avremo due nuovi consiglieri comunali a Lugano e a Gordola.

La seduta è iniziata informando i presenti dell’appello di Casa Astra, ente di prima accoglienza per persone senza fissa dimora e in situazione di marginalizzazione sociale, per un sostegno solidale a questa esperienza.

In seguito si è proceduto con un aggiornamento sulle relazioni di cooperazione internazionale che continuano a svilupparsi: in particolare si segnala la visita nei giorni scorsi a Bellinzona del compagno Carolus Wimmer, responsabile esteri del Partito Comunista del Venezuela e la riunione con l’ambasciatore del Nicaragua presso le Nazioni Unite di Ginevra. In tal senso si deplora che alcune organizzazioni umanitarie sfruttino le giuste manifestazioni per i diritti delle donne di questo periodo per inserirvi messaggi politici contro il legittimo governo sandinista del Nicaragua che dall’oggi al domani viene dipinto come una dittatura, facendo così il verso alla politica aggressiva degli USA!

Si è poi passati a tirare un bilancio sulle ultime votazioni popolari dello scorso 25 novembre, rimarcando autocriticamente che avremmo dovuto insistere maggioramente contro la sorveglianza dei beneficiari delle assicurazioni sociali: è l’ennesimo tassello di una politica securitaria atta a criminalizzare gli assicurati di rendite di invalidità e a procedere con i tagli nel sociale. Per quanto concerne l’iniziativa UDC per l’autodeterminazione si ritiene che siano stati i timori di ripercussioni commerciali ad aver spinto i cittadini a bocciarla e non la retorica dirittoumanista della socialdemocrazia che anzi ha fomentato un suicidario filo-europeismo spingendo i lavoratori verso la destra nazionalista.

Il Comitato Centrale ha voluto ritornare sul tema della video-sorveglianza per valutare un aggiornamento della propria linea politica. Dopo aver valutato le esperienze dei nostri consiglieri comunali a Lugano, Brione sopra Minusio, Pollegio e Serravalle e aver iniziato la letture del messaggio municipale a riguardo di Bellinzona, si opta per mantenere una posizione tendenzialmente critica verso la stessa in quanto non fa altro che spostare il problema e non lo risolve. La video-sorveglianza non è un atto amministrativo ma ha una valenza politica, di controllo sociale, inserita nella deriva securitaria della società e dove anche la prevenzione viene vista in realtà solo in ottica repressiva. Il Comitato Centrale dà autonomia però ai consiglieri comunali di valutare caso per caso la situazione specifica: una videocamera a tutela di un monumento non è la stessa cosa di una videocamera mobile per spiare i lavoratori in sciopero o gli studenti in manifestazione!

Il Comitato Centrale ha sollecitato i militanti a impegnarsi a raccogliere le firme per il referendum contro la Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS (RFFA), un ricatto a favore dei ricchi che deve vederci impegnati come fatto nell’ambito della riforma fiscale-sociale cantonale. In tal senso ha ragione il segretario cantonale di UNIA Ticino quando afferma che “i lavoratori non solo non beneficeranno di nessun aumento delle rendite AVS, ma saranno chiamati a finanziare questo contributo, e dietro l’angolo resta sul tappeto la proposta di aumentare l’età pensionabile delle donne a 65 anni (progetto AVS 21)”. Delude ma non stupisce l’incapacità di uscire dalla logica del compromesso al ribasso sugli sgravi fiscali da parte del Partito Socialista.

Ampio spazio è stato dedicato inoltre al movimento giovanile con una relazione del coordinatore della Gioventù Comunista sulla recente assemblea tenutasi a Castagnola che ha rinnovato il suo organo esecutivo e sul partecipato dibattito sull’autodeterminazione svoltosi a Bellinzona promosso con i giovani socialisti. Abbiamo poi ascoltato l’esito positivo anche dell’assemblea del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) che si è svolta a Solduno con un buona partecipazione anche femminile e che ha elaborato una risoluzione sulla cultura. A tal proposito è stato dato mandato al nostro granconsigliere di valutare di promuovere una iniziativa parlamentare per dar seguito ad alcuni aspetti discussi dagli studenti. Ci si inoltre felicitati per la vittoria sulle borse di studio: il governo ha parzialmente accolto infatti la rivendicazione del SISA e da noi attivamente sostenuta (e poi ripresa all’ultimo dal PS) di aumentare il tetto massimo del contributo pubblico dagli attuali fr. 16’000.- a fr. 18’000.- annui.

La Commissione elettorale del Partito Comunista si è nel frattempo riunita per la terza volta dopo essere stata eletta dalla Conferenza d’Organizzazione del 28 settembre scorso. Il Comitato Centrale ha preso atto con sbigottimento dell’incapacità dei vertici del Partito Socialista di negoziare seriamente un’alleanza a sinistra con noi.

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