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Onorevoli colleghi e colleghe,

siamo riusciti a dare un enorme spettacolarità ad un avvenimento, che sembrerebbe diventare sempre più prassi a Lugano:

  • la nomina del Consiglio direttivo di un Ente autonomo.

Il problema però, parte da molto più lontano, cioè da quando si è voluto costruire a tutti i costi (ed intendo non solo finanziari), il nostro gioiellino culturale. Non penso siano passati mesi senza discussione alcuna inerente il LAC.

Chiaramente l’epilogo finale, non ha tradito tutta la sua storia…

Ora mi permetto di fare una riflessione, che spero condividiate.

Cito un esempio, per fare meglio comprendere la mia riflessione.

Un nucleo familiare con problemi finanziari, e che quindi fatica ad arrivare alla fine del mese, non assume personale per il riordino domestico, così come non assume “la Tata” per la cura dei figli, e nemmeno comanda il pranzo che viene portato a domicilio. NO! Si arrangia all’interno della famiglia, e ci si divide i compiti: chi lava, chi stira, chi cucina, eccetera.”

Trovo che la Città di Lugano, con circa 1 miliardo di debito (1’000’000’000.–), si trovi nella medesima situazione. Quella cioè di non dovere esternalizzare i propri compiti, bensì di svolgerli al proprio interno, avendo a disposizione persone capaci.

Praticamente ciò che sta già succedendo attualmente, e continuerà fino alla nomina di questo Consiglio direttivo.

Sta funzionando bene questa conduzione “forzata”?

Mi sembra proprio di si! Leggo con entusiasmo, quasi giornalmente, lodi sui risultati delle esposizioni artistiche, della presenza di pubblico, ecc… ergo, mia interpretazione, sono lodi sulla conduzione dello stesso!

Siamo sicuri che serva un Ente autonomo per la conduzione del LAC?

È vero, abbiamo votato di SI la scorsa legislatura, ma essendo già allora contrario, mi permetto di proporre il mio punto di vista dopo ciò che è avvenuto in seno al CC. Ricordiamoci, che un Ente al quale vengono consegnati 5’000’000.– di franchi all’anno, avrà la possibilità di donare mandati su mandati senza un effettivo controllo da parte della Città.

E se lasciassimo continuare il Municipio che sta facendo così bene?

Parliamoci chiaro, il Consiglio direttivo dell’Ente prevede inizialmente 5 membri di cui 3 nominati da statuto, e già presenti nell’Amministrazione e Municipio. Stiamo semplicemente chiedendo l’aiuto (?) a 2 persone esterne, mettendo a disposizione le 2 famose “cadreghe” (iniziali), con i relativi costi.

A questo, punto dico chiaramente: “lasciamo lavorare il Municipio, con i suoi collaboratori interni.”

Concludo, ringraziando l’Amministrazione Comunale per l’ottimo lavoro svolto fino ad ora. Lavoro, che permette al LAC di splendere non solo come riferimento architettonico sul lungolago.

In considerazione di quanto esposto invitiamo il lodevole Consiglio Comunale a voler

r i s o l v e r e :

  1. La mozione è accolta.
  2. Lo statuto dell’Ente autonomo viene stralciato.
  3. La creazione dell’Ente autonomo viene annullata.

Con ossequio.

Demis Fumasoli (PC)

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